12 marzo 2016

Tutti i numeri del report Tefaf

 

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Come ogni anno, a poche ore dall’opening della fiera, Tefaf ha rilasciato il report sul mercato dell’arte redatto da Clare McAndrews, fondatrice di Art Economics, e specialista in materia.
Dopo aver sottoposto un questionario online a 840 galleristi e mercanti, ed aver studiato i risultati delle aste del 2015, pare che sia ancora più ufficiale delle già ufficiali voci che giravano: il 2015 è stato un anno in perdita. 
L’affermazione non arriva come un fulmine a ciel sereno, è quasi più una conferma, ma molto autoritaria visto che arriva da una delle maggiori autorità del sistema dell’arte, che mette nero su bianco tutti i numeri del caso. Dal report si legge che le vendite globali sono diminuite del 7 per cento nel corso del 2015, passando da 68.2 miliardi a 63.8 miliardi di dollari.
Analizzando gli andamenti delle diverse zone, si nota una crescita del 4 per cento delle vendite negli Stati Uniti, che raggiungono il totale più alto di sempre con 27,3 miliardi di spesa, confermando la posizione di leader mondiale, con una quota del 43 per cento dei valori totali delle vendite.
Il Regno Unito è al secondo posto, con una quota del 21 per cento, mentre la Cina si ferma a il 19 per cento a causa di un calo nelle vendite del 23 per cento, pari a 11,8 miliardi di dollari. 
Per la prima volta dal 2011 il mercato è in discesa, a conferma che è diventato più difficile mantenere una crescita continua, soprattutto in un ambito come quello dell’arte che ha una fornitura limitata. Questo ha causato un rallentamento inevitabile di tutte le sezioni. Il segmento con prezzi oltre i 10 milioni ha venduto per una cifra pari al 28 per cento del valore complessivo delle vendite, mentre il 90 per cento opere comprate sono lotti con un prezzo minore di 50mila dollari, che però sommate non superano il 12 per cento del valore totale delle transazioni. A fare la parte del leone sono le opere vendute per oltre 1 milione, che, con un 57 per cento, hanno rappresentato la maggior parte del valore delle vendite d’arte. Ed è proprio l’aumento delle vendite delle opere da oltre 1 milione “ad aver subito una crescita di gran lunga superiore in valore, rispetto a tutti gli altri segmenti,” si legge sul rapporto.
Invariate le cifre incassate grazie alle vendite private, mentre cresce ancora il mercato online, che con 4,7 miliardi di dollari pesa per un ottimo 7 per cento sul valore del mercato mondiale. 
Appuntamento al 2016, sperando in notizie migliori. (Roberta Pucci)

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