07 giugno 2002

Fino al 15.VI.2002 Marco Neri – io spazio Torino, Galleria Alberto Peola

 
I paesaggi di Marco Neri hanno una struttura molto particolare, che si muove tra la figurazione di un panorama reale effettivamente esistente e l’immaginario dell’artista. La ricerca estetica si mescola inoltre ad una rinnovata attenzione alla dimensione etica…

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I paesaggi dipinti da Marco Neri hanno una struttura molto particolare, che si muove tra figurazione di un panorama reale effettivamente esistente e l’immaginario dell’artista. Lo sguardo del pittore scopre le associazioni nascoste di forme e colori, trasfigurandoli e analizzandoli, per poi svilupparli in serie di quadri tematici.
Le serie di quadri che raccontano gli aeroporti di Malpensa e di Monaco di Baviera esposti da Peola sono composti come sorta di ibridi monocromatici, sempre sospesi tra il reale e l’immaginario. L’artista accosta Marco Neriforme, spazi vuoti e colori davvero esistenti per dar vita a un’immagine diversa, che allude a composizioni nuove e diverse, appena intraviste o indovinate dallo sguardo normale. I lavori più recenti su Mirabilandia, il parco giochi nei pressi di Ravenna che l’artista scorge dal finestrino della sua macchina quasi quotidianamente, diventa un luogo fantastico di figure simboliche e allusive, dove il sacro e il profano s’incontrano senza tensioni o lacerazioni.
Proprio di fronte alla serie di lavori su Mirabilandia, nelle sale della galleria, si stagliano le 13 bandiere rosse del mondo: un nuovo progetto che segue a quello divenuto notissimo dopo l’ultima Biennale di Venezia Platea dell’Umanità. Come nel lavoro allora esposto sulla facciata del Padiglione italiano, anche qui le bandiere assumono una originale portata simbolica e evocativa.
Marco NeriAccanto a questi lavori è presente in mostra il quadro Icona del 2001, dove l’immagine della luna è tradotta e scomposta in giganteschi pixel di colore.
E’ così possibile comprendere come nei dipinti di Marco Neri la riflessione si mescoli al divertimento e ad una sottilissima ironia, unendo insieme le caratteristiche proprie di una ricerca estetica profonda e dettagliata a una rinnovata attenzione alla dimensione etica dell’operare artistico.
Il rimando all’etica si muove e si sviluppa sapientemente intorno al simbolismo dei colori, al rinvio a temi e argomenti spesso attinenti alla religione e al sacro. Questi si ritrovano inaspettatamente tra le linee che si aprono e si riuniscono velatamente nei paesaggi più semplici e consueti, quelli che costituiscono e incorniciano la nostra quotidianità.

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Maria Cristina Strati
visitata venerdì 24 maggio 2002


Marco Neri- io spazio
dal 24 maggio al 15 giugno 2002
Galleria Alberto Peola, Via Della Rocca 29, 10123, Torino
Tel. +390118124460 Fax +390118396467
a.peola@iol.it
dal lunedì al sabato dale 16, 30 alle 19,30 (mattino su appuntamento)


[exibart]

4 Commenti

  1. ottimo articolo. Neri dimostra dopo il mezzo passo falso della biennale (per colpa di Araldo Zeman, non del pittore) di essere ottimo pittore. Le mostre di Roma, Mantova e Torino lo dimostrano alla grande.

  2. A Neri questo mese è dedicato un articolo monografico della rivista Arte, a firma di Alessandro Riva, con alcune foto splendide.

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