01 aprile 2016

Fino al 16.IV.2016 Alessandro Roma, One foot in the world and the other in the stillness Z2O Galleria Sara Zanin, Roma

 

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Il connubio tra riproduzione pittorica e rappresentazione del paesaggio appartiene da sempre alla categoria dei temi prediletti della Storia dell’Arte. Diverso il discorso quando questo binomio esce dalla Storia ed affiora nel presente, trovando il proprio posto nei meandri di una produzione artistica profondamente cambiata. La pittura è una lingua morta? A quanto pare nel caos di nuovi concettualismi e minimalismi ci sono artisti – e gallerie – che continuano ad investire su una forma espressiva da molti dimenticata, rivisitandola, interpretandola in chiave moderna e donandola ad un pubblico che ritorna a vedere linguaggi più comprensibili e forme evidentemente più riconoscibili rispetto al contesto delle stravaganze dell’arte contemporanea cui è ormai avvezzo.
Per la sua prima personale negli spazi della galleria Z2o di Sara Zanin Alessandro Roma accoglie il visitatore letteralmente con un piede nel mondo reale e, subito dopo, uno in una quiete rarefatta come suggerito dal titolo della mostra. Sulle impronte della tradizione pittorica tradizionale, Roma riprende il tema del paesaggio svincolandolo dalle sue caratteristiche formali riconducibili ai grandi Maestri della Storia dell’Arte moderna. I mondi creati dall’artista partono da una dimensione immaginifica, dalla mente foriera di sogni e suggestioni che un momento assomigliano a qualcosa di già visto e familiare, quello dopo somigliano alle scenografie scure e tenebrose dei boschi di una vecchia favola. All’interno del macro insieme del paesaggio, in particolare, Roma si concentra sul giardino, tema caro a molti artisti prima di lui, riccamente indagato nei dettagli naturalistici e fittizi. Il riferimento al tradizionale Locus Amoenus si contamina di elementi nuovi – in primis nella realizzazione formale. L’uso della carta in particolare, infatti, una volta ritagliata permette all’artista di creare pieni e vuoti, sovrapposizioni che donano una maggiore tridimensionalità alle sue opere; la tela, dove ripetere la stessa procedura con risultati differenti; la serigrafia che restituisce ai suoi paesaggi quell’aleatorietà e trasparenza che sugli altri supporti diventa un corposo assembramento di colore e materia. Un ulteriore livello, recente sperimentazione dell’artista, è quello del libro, dotato di un duplice elemento di forza: se da una parte si fa raccolta di tutte le prove che precedono l’opera finale, così come di tutti i progetti primigeni, dall’altra è strumento di avvicinamento al pubblico. 
Alessandro Roma, One foot in the world and the other in the stillness, vista della mostra
Nel semplice gesto dello sfogliare le pagine il visitatore si avvicina all’opera e congiuntamente alla tecnica di Roma, consacrando la raccolta da oggetto a opera d’arte a tutti gli effetti. Il materiale che fa parte del processo di creazione dell’artista, ricontestualizzato nella sede mostra, diventa accessibile a chi lo guarda, permettendo all’osservatore di fare un salto nella dimensione intima dello studio d’artista, dove le prove che precedono pitture, intagli, sculture diventano testimonianza del lavoro di ricerca che precede la messa in opera delle idee.
Una dimensione tra sonno e veglia – quella che lo stesso artista nella scorsa edizione di Art Brussels aveva soprannominato Reverie – quella necessaria per poter leggere le opere di Alessandro Roma, in un percorso allestitivo coinvolgente nei toni del giallo e dell’azzurro che abbracciano i bianchi e i neri dei suoi Drawings.
La pittura, dunque, è tutt’altro che morta e molto lontana dall’essere passata di moda. Probabilmente meno visibile sulle grandi piazze internazionali fieristiche, ma ancora apprezzata e ricercata.
Sabato 2 aprile dalle 13:00 alle 19:00, Alessandro Roma e il musicista Nicola Ratti saranno protagonisti di una performance, un’occasione per vedere o rivedere la mostra con altri occhi. 
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 20 febbraio 2016

Dal 20 febbraio al 16 aprile 2016
Alessandro Roma, One foot in the world and the other in the stillness
Z2O Galleria | Sara Zanin 
Via della Vetrina, 21 – Roma 
Orari: martedì – sabato 13:00 – 19:00 e su appuntamento
Info: info@z2ogalleria.it, www.z2ogalleria.it 

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