04 aprile 2016

Musei a colpi di click

 

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Ancora una volta la tecnologia tende la mano all’arte per una buona causa. Nel tentativo di ricevere feedback sempre più accurati sulle mostre e i servizi offerti, le istituzioni museali stanno cercando di adattarsi alla rapidità della comunicazione di massa migliorando al tempo stesso il rapporto con i visitatori. 
In questa corsa alla modernizzazione il Brooklyn Museum di New York lancerà presto ASK, un’applicazione per chattare in tempo reale con lo staff del museo e avere maggiori informazioni sulle opere in mostra. Questa interazione diretta permetterà ai curatori di ripensare il loro lavoro in itinere e di far sentire il visitatore parte del processo creativo e decisionale. Sempre a New York lo Smithsonian Design Museum ha munito i visitatori di un gadget, chiamato “Pen”, con il quale è possibile creare una sorta di collezione virtuale, semplicemente scannerizzando un codice a barre collegato alle opere. In questo modo i responsabili del museo hanno scoperto che alcuni dei pezzi che pensavano essere di minore attrattiva erano in realtà i più amati dal pubblico. Oltre a migliorare il lavoro dei curatori, l’introduzione di questo tipo di tecnologia permetterà di rendere più completa l’esperienza artistica e di adattare in tempo reale l’offerta dei musei alle preferenze dei visitatori. (Giulia Testa)

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