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La notizia ha fatto il giro del mondo in questi giorni, e ovviamente ha suscitato parecchio scetticismo. Eppure per gli esperti non ci sarebbero dubbi: il Caravaggio ritrovato in una soffitta di Tolosa, in Francia, sarebbe un Caravaggio vero e proprio, decisamente simile alla Giuditta e Oloferne conservata a Palazzo Barberini, a Roma.
L’unica differenza? La donna che decapita l’uomo è “in nero” e non con il vestito bianco, come nel meraviglioso dipinto che conosciamo. Insomma, in barba a chi ha pensato che fossero copie del Maestro italiano del fiammingo Luis Finson, la tela rimasta occultata per oltre centocinquant’anni (ma perché? e da chi?) e datata 1600, varrebbe qualcosa come 120 milioni di euro.
Al momento, alla tela misteriosa, sono al lavoro gli esperti del Louvre, e per evitare strane mosse di altri Paesi che potrebbero reclamarla in base a qualche vecchia storia, all’opera è stato assegnato subito lo status di Tesoro nazionale, che ne impedisce l’esportazione per almeno 30 mesi. E il museo ora pare stia cercando fondi per acquisirla. Dicesi lungimiranza, sperando che l’affare sia reale.
‘sto Caravaggio somiglia tantissimo a quello che nel 2004 veniva pubblicato come copia da Caravaggio nel Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes di Napoli.