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Lui, Liu Yiquian, è un ex tassista che ha fatto fortuna nel mercato azionario negli anni ’80 e ’90, in Cina. Ha iniziato la sua carriera come colleziosta raccogliendo calligrafie e arte tradizionale, ma recentemente ha riportato al Financial Times che in questo momento storico c’è bisogno di collezionare arte straniera in modo che i musei cinesi possano essere alla pari con i loro stranieri.
Per chi non lo sapesse Yuquian e la moglie Wang Wei negli ultimi anni hanno comprato un Modigliani da 170 milioni e una rara porcellana tazza di pollo da Sotheby’s, nella foto in home page, per altri 36 milioni, e hanno costruito due musei a Shanghai, il Long museums nel Pudong district, aperto nel 2012, e il West Bund nello Xuhui districtm nel 2014.
Ora la terza creatura uscirà dalla città, per spostarsi a Chongqing, che è una delle più grandi città del mondo, anche se è decisamente poco conosciuta al di fuori della Cina.
Il nuovo museo, 10mila piedi quadrati, occuperà i primi tre piani del centro finanziario Guohua, di proprietà dell’uomo ovviamente, e sarà dedicato all’arte tradizionale cinese, alla pittura della rivoluzione, e all’arte contemporanea, nonché agli artisti della regione del Sichuan. La prima mostra in programma per lo spazio è “100 anni di storia dell’arte: 1911-2011”, che esaminerà la pittura ad olio cinese dopo la rivoluzione del 1911. Da una parte all’altra del mondo, per oggi, siamo al completo.