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Mentre New York è ancora più in fermento del solito per l’arrivo di migliaia di art lovers in occasione della lunghissima settimana di Frieze New York che sta per iniziare, tutti gli occhi sono puntati sulle grandi aste che seguiranno la fiera. Soprattutto quella che il 9 maggio vedrà Sotheby’s impegnata in una non facile impresa: dare ai collezionisti un’iniezione di fiducia. Come? Con una vendita che secondo le previsioni potrebbe raccogliere i 257 milioni di dollari, ma nonostante si tratti di contemporaneo e ci siano nomi di grande rilievo a fare da traino, secondo molti non sarà facile raggiungere i numeri sperati.
L’asta arriva in un momento di crisi profonda della casa d’aste, le cui azioni hanno perduto valore in borsa, e i cui vertici sono appena stati rivoluzionati. Basteranno Cy Twombly, Francis Bacon, Christopher Wool, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, Louise Bourgeois e Marlene Dumas a far rientrare la crisi? E basteranno a far scommettere di nuovo i tanti collezionisti ormai reticenti nel consegnare i loro capolavori alla casa d’aste nel pieno delle turbolenze? (Roberta Pucci)