02 maggio 2016

Tutti i numeri del Ministro. Da nord a sud il “superenalotto” per vincere con la cultura

 

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«Non sono promesse ma cifre chiare e tonde. È stato infatti già stanziato un miliardo di euro per intervenire sul nostro immenso patrimonio artistico». Esordisce così Franceschini per presentare un ampio piano di interventi spalmati su tutto il territorio nazionale.
Vediamolo nel dettaglio:
30 milioni vanno a L’Aquila per operazioni necessarie e non ancora finanziate al reintegro del patrimonio danneggiato dal sisma.
Al  sud: al Marcheo di Napoli 20 milioni per ingrandimenti e per rendere più accessibile la struttura.
30 a Capodimonte (che già prevede il servizio della navetta di collegamento) per completare gli impianti e la cinta muraria, e per il recupero degli edifici del Parco.
A Caserta 40 milioni finalizzati al restauro della Reggia e alla riqualificazione della piazza e del piano nobile.
20 milioni sono destinati a Paestum. Per Ercolano avvalendosi di una collaborazione con la Packad sono stati deliberati 10 milioni.
25 milioni alla bellezza senza tempo dei Campi Flegrei. Una risorsa da valorizzare che ha ancora spazi chiusi o aperti solo parzialmente.
Alla splendida Pompei si aggiungono 40 milioni oltre ai 105 già in corso.
Per Bari 5 milioni alla Città della Cultura.
Alle Tremiti che si salvano dalle trivelle spettano 20 milioni.
In Lazio e a Roma: a Tor Sapienza 40 milioni solo per iniziare e qui come a Ventotene dove sono pronti 70 milioni per l’ex carcere borbonico di Santo Stefano, è necessario aprire un dibattito per creare sviluppo.
15 milioni alla GNAM per la fase finale di adeguamento della sala Cosenza
20 milioni ai Cammini di San Francesco e 20 alla via Fancigena, 20 a santa Scolastica e altri 20 all’Appia regina viarum.
Alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia 5 milioni
Andiamo al nord: a Ferrara per il completamento del museo della Shoah vanno 25 milioni; a Bologna 10 milioni in totale tra San Luca e le chiede del centro storico.
Per l’ex Ducato Estense una cifra importante come 70 milioni per risanare i luoghi del terremoto.
A Trieste, luogo importante degli Asburgo, spettano 50 milioni per valorizzare e restaurare il Porto Vecchio come attrattore culturale transfontaliero.
Torino si avvale del finanziamento di 15 milioni che finiscono ai Musei Reali.
Mantova con Palazzo Ducale 12 milioni per finire i restauri.
La ex fortezza, la Cittadella di Alessandria si avvale di una bella fetta di finanziamento con 25 milioni di euro.
Al Museo di Arte Orientale di Venezia toccano 8 milioni.
A Firenze, gli Uffizi saranno investiti da un finanziamento di 40 milioni per finire il Corridoio Vasariano mentre all’Auditorium (dove si tiene il Maggio fiorentino) 60 milioni.
All’ex Arsenale della Maddalena 15 milioni 
Al Palazzo Reale di Genova arrivano 6 milioni, e 60 per il Waterfront. A Brera (Milano) 40 a conclusione del progetto la “grande Brera”.
Per finire è previsto un fondo speciale per interventi di interesse nazionale di 170 milioni ancora da precisare.
Il piano economico che prevede sei anni di interventi fino al 2020 non tiene però conto della manifestazione di Settis e Montanari in programma al prossimo 7 maggio.
La calendarizzazione però sarà puntuale e trasparente come già succede per Pompei.
A quanto dicono i numeri c’è stato già un incremento del 27 per cento da parte delle operazioni del Ministero sulla legge di stabilità e a detta di Franceschini questa sarà la più grande operazione di investimento sul nostro patrimonio dell’ultima Repubblica. Beh staremo a vedere! (Anna de Fazio Siciliano)

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