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É stata presenta stamattina, nell’Auditorium della Fondazione Mast la mostra fotografica “Ceramica, latte, macchine e logistica – Fotografie dell’Emilia Romagna al lavoro”, che s’inserisce nel ricco programma XI edizione di Fotografia Europea a Reggio Emilia quest’anno dedicato al
tema “La Via Emilia. Strade, viaggi, confini”. Curata da Urs Stahel e dislocata nei contemporanei white cube della Photogallery la rassegna propone le opere di: Lewis Baltz e John Gossage con le loro linee minimaliste, le alienazioni urbane e futuriste di Olivo Barbieri, Marco Zanta e Carlo Valsecchi, Gabriele Basilico con le sue tensive prospettive angolari e punti di fuga infiniti, gli scatti anonimi delle Officine Minganti, le operazioni in bianco ottico di Walter Niedermayr, immagini di Guido Guidi, William Guerrieri e Paola De Pietri e le loro lande acide o pastellate, le prese dal vero di Simone Donati, le antropologie urbane di Bas Princen e Tim Davis, Enrico Pasquali e la poesia della vita rurale, Franco Vaccari con la sua ineguagliata ironia sociale.
L’allestimento, pensato per gruppi contrapposti, sottolinea l’intento di una narrazione a doppio filo che presenta sì l’evoluzione industriale nel distretto regionale ma che interviene anche attorno al tema del cambiamento sociale che questo progresso genera e sortisce, come ulteriormente sostenuto dai video di Davis, Guerrieri, Baltz e Vaccari.
Un percorso che ha visto la collaborazione di alcuni fotografi che hanno prestato le loro opere e il contributo di Linea di Confine così sottolineando come il rapporto sinergico tra le persone e gli ambienti sia la via più virtuosa per il raggiungimento di un risultato teorico ed espositivo che si perfeziona ad ogni nuova mostra. (Paola Pluchino)
Nelle foto: Walter Niedermayr, dalla serie TAV, Viadotto Modena, 2004