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Il Victoria and Albert Museum presenta una mostra dedicata alla storia della biancheria intima, dall’Ottocento ai giorni nostri. L’esposizione è un viaggio alla scoperta della moda e dei costumi dei tempi passati, che rivela moltissimo su come uomini e donne dovevano figurare, dentro e fuori la camera da letto.
Dai busti che strizzavano le fanciulle nel diciannovesimo secolo, come il corsetto in legno fatto a mano indossato ogni giorno da una donna dello Yorkshire, che pesava un chilogrammo. Fino ai corsetti ricamati, alle giarrettiere e alle calze di seta delle donne più abbienti. Prima dell’ottocento di mutandine non si era sentito nemmeno parlare e bisognerà aspettare gli anni Trenta per cambiare la concezione della sensualità femminile.
Negli anni Venti il reggiseno era pensato per appiattire il petto, settant’anni dopo con il Wonderbra la scollatura diventa una moda. Nel Novecento si è passati in un attimo dalle camice da notte in pizzo agli accessori in pelle per il bondage di fine secolo. Anche la biancheria intima si evolve con il contesto storico e sociale, e questa mostra sotto alcuni aspetti è una vera rivelazione. (Giulia Testa)
Fonte: The Telegraph