Domani e domenica oltre 170 siti di architettura antica, moderna e contemporanea, apriranno le loro porte grazie ad Open House Roma, la manifestazione che apre le porte degli spazi più rappresentativi della Capitale. Rispetto alla scorsa edizione il 50 per cento dei luoghi aperti sono nuovi, tra case private, cantieri, studi d’artista, studi di architettura ma soprattutto saranno tanti gli eventi collaterali. La città sarà suddivisa in aree tematiche, si parte da “Città della conoscenza”, i luoghi dove si conserva e si promuove la ricerca e la cultura come l’avveniristica sede dell’Agenzia Spaziale Italiana progettata dallo studio 5+1AA, la sede di Fondazione Gimema Onlus nell’ex Pastificio Pantanella, dove l’artista e graphic designer Gregorio Pampinella realizzerà un’opera sulla facciata dell’edificio post-industriale. I temi “Abitare” e “Architettura del quotidiano” aiuteranno cittadini e turisti a scoprire i luoghi dove si abita la città: si potranno visitare oltre 20 case private, edifici residenziali, spazi di lavoro, luoghi di culto, e cantieri come la sede BNL gruppo BNP Paribas che, assieme alla Stazione Tiburtina e le Residenze Città del Sole contribuisce alla riqualificazione delle aree di ingresso alla città.
I distretti creativi moderni si alternano alle aree archeologiche, a cui si aggiungono tre siti aperti straordinariamente per questa occasione: la Chiocciola di Villa Medici, la Fontana di Trevi e la Fontana dell’Acqua Paola, per un week end alla scoperta delle stratificazioni della Capitale. Il giro continua con le aree “Spazi di moda”, in collaborazione con Alta Roma, e “Bed&Food” per esplorare scuole di moda ristoranti e alberghi.
Open House si svolge nel mondo in più di 30 città e per la prima volta quest’anno toccherà anche Milano, che inaugura in contemporanea con l’edizione romana. (RP)
In alto: Studio Nemesis
In home page: Palazzo della Farnesina, Foto di Giorgio Benni
