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Tra i vari protagonisti della politica statunitense, a noi praticamente sconosciuti, ci sono i PAC (Political Action Committees), organizzazioni create da imprese, sindacati, associazioni e gruppi di interesse per raccogliere fondi e contribuire alle campagne elettorali dei candidati.
A mettere in discussione questa logica ci pensa un nuovo e originale “super PAC” formato esclusivamente da artisti e chiamato “Four Freedoms”. La nuova organizzazione ha dichiarato di non supportare alcun candidato, ma di voler raccogliere fondi per dire la sua sui temi che dominano il dibattito politico americano. “Four Freedoms”, ufficialmente registrata come PAC, offre una diversa prospettiva su argomenti come razzismo, armi o eguaglianza di genere, pubblicizzando, grazie ai fondi raccolti, opere d’arte realizzate per l’occasione ed esposte poi alla Jack Shaiman Gallery di Chelsea. Fondata da Hank Willis Thomas, fotografo e artista concettuale, e Eric Gottesman, videoartista e attivista, “Four Freedoms” prende il suo nome dal celebre discorso del presidente Franklin Roosevelt alla nazione alla vigilia dell’entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1941, in cui il capo di stato dichiarò di voler difendere le “four freedoms” fondamentali: la libertà di parola ed espressione, la libertà di culto, la libertà dal bisogno e la libertà dalla paura. (Giulia Testa)
Fonte: The New York Times