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È stata inaugurata ieri nel deserto del Nevada, alle porte di Las Vegas, negli Stati Uniti, una delle opere di land art più ambiziose degli ultimi 40 anni. Si tratta di Seven Magic Mountains realizzata dall’artista svizzero Ugo Rondinone, un’installazione composta da sette torri di grandi pietre calcaree, ciascuna delle quali dipinta di un diverso colore fluorescente.
L’opera, coprodotta dall’organizzazione newyorkese Art Production Fund e dal Nevada Museum of Art di Reno, rimarrà al suo posto per due anni durante i quali sarà vista da milioni di persone. Le “sette montagne magiche” di Rondinone sorgono infatti nei pressi dell’interstatale 15, una strada che in un biennio sarà percorsa da circa 16 milioni di veicoli, trasformando il gruppo di sculture in uno dei lavori più visibili nella storia della land art. Le torri con ogni probabilità subiranno gli effetti degli eventi atmosferici. Ma a sentire l’artista l’erosione, lo sporco e lo sbiadire dei colori fanno parte dell’opera stessa, una testimonianza di come l’intervento umano e quello della natura possano interagire contaminandosi reciprocamente. (Giulia Testa)
Fonte: The New York Times