18 maggio 2016

E se l’arte si spostasse sulla West Coast?

 

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Ha appena riaperto dopo 3 anni di restauri e ne festeggia 81 di attività il San Francisco Museum of Art, con una collezione che farebbe impallidire il MoMa di New York. La nuova struttura nata in sovrapposizione  all’edificio originale creato nel 1955 da Mario Botta, costituisce il più grande spazio dedicato all’arte moderna e contemporanea negli Stati Uniti, che significa presumibilmente il più grande al mondo.
Potrebbe essere merito del Museo, o delle grandi aziende della Silicon Valley, delle nuove start up ultra tecnologiche, o della nuova Seattle Art Fair, che, sostenuta dai magnati della tecnologia, lo scorso anno alla sua prima edizione ha visto la partecipazione di grandi gallerie come Gagosian, Pace Gallery e David Zwirner. Alcune gallerie commerciali stanno aprendo nella West Coast, una su tutte Hauser & Wirth, che collaborerà allo spostamento dell’asse del mondo dell’arte contemporanea da New York ad ovest. Molti degli artisti più amati dal mercato sono nati in questa zona, da John Baldessari a Ed Ruscha, e molte aziende creative stanno già aprendo sedi a Los Angeles. Si pensi al mondo della moda, riviste come Elle e Vogue hanno degli uffici a LA, città che è sempre stata un pilastro nel mondo della musica americano e non solo e che non è più solo il centro del cinema, ma sta diventando una capitale della cultura a 360 gradi. Tutti, anche i newyorchesi più convinti amano la rilassatezza, il sole e il vino californiano, non ci sorprenderemmo nel vedere traslocare presto qualche fiera, invece di vederle chiudere come accadde per la quarta edizione di Paris Photo LA. (Roberta Pucci)

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