23 maggio 2016

“Follow the shape” di Paolo Puddu. Ecco titolo e vincitore della quinta edizione del contest “Un’Opera per il Castello”, al Sant’Elmo di Napoli

 

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Sono arrivati in 77 a presentare il loro progetto per “Un’Opera per il Castello” di Sant’Elmo, a Napoli. Il tema di quest’anno? “Uno sguardo altrove. Relazioni e incontri”. A spuntarla, tra i dieci finalisti (Ciro Chianese, Cristina Cusani, Niccolò De Napoli, Marco Donisi, Flaviano Esposito, Gruppo Orizzontale, Stefan Nestoroski, Marco Pasquale Rossetti, Irene Russo e Virginia Zanetti) è stato Paolo Puddu, con la sua Follow the shape
Il giovane artista napoletano “ha declinato il tema del concorso ribaltando la consueta concezione della visione, sulla quale si incentrava il bando di quest’anno, riuscendo a creare una relazione inedita tra il castello e il territorio circostante. Gli spalti panoramici divengono il luogo d’incontro tra esperienze sensoriali differenti, fornendo uno strumento ulteriore per ampliare le possibilità di fruizione del luogo a partire da passi letterari ispirati alla città stessa. Attraverso l’uso della scrittura braille l’artista propone un trasferimento dell’esperienza da visiva a tattile, invitando anche i visitatori vedenti a immaginare una prospettiva alternativa che è loro di norma estranea. In questo modo, le relazioni che scaturiscono sono molteplici: tra pubblici diversi, tra le diverse e talvolta contraddittorie tipologie di esperienza, tra differenti linguaggi dell’arte”, è stata la motivazione della giuria composta dalla direttrice del Polo Museale della Campania Mariella Utili, dalla direttrice del Castello Anna Maria Romano, da Angela Tecce, direttore del Polo Museale della Calabria, Carolina Italiano, rappresentante per DARC, dal direttore ABA Napoli Giuseppe Gaeta, Luigi Ratclif, Segretario Associazione GAI Giovani Artisti Italiani, dalla collezionista Monica Coretti, e dai giornalisti e critici d’arte Renata Caragliano, Massimiliano Tonelli, Mario Francesco Simeone, e dai galleristi Umberto Raucci e Carlo Santamaria.
E ora aspetteremo i nuovi spalti, dai quali godere di Napoli, del suo golfo del Vesuvio e i Campi Flegrei, una visione diversa.

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