26 maggio 2016

Residenza? Famola strana

 

di

Artisti nomadi e viaggiatori, voi che vivete spostandovi da un posto all’altro per la residenza che vi siete aggiudicati in quel momento – comportamento incoraggiato da premi e quant’altro ma, ahiahi, stigmatizzato da Germano Celant come “turismo artistico”- ci andreste in questa isola sperduta e incontaminata del lago Michigan? A vederla è un sogno, ma a starci, specie di inverno, quando il lago si ghiaccia e la temperatura scende a non so quanto sotto zero, un po’ meno. Ma è qui che Robi Gorski e Andrew Ranville (organizzatori culturali dalle idee eccentriche) dal 2010 hanno impiantato il loro programma di residenza. Da quattro a sei artisti per quattro settimane ogni anno. 
Posto anomalo? E che dire allora della regione Antartica? Anche qui si può andare in residenza, artisti e finalmente anche scrittori. E non basta. C’è una casetta su un albero in Scozia, una nave da cargo, un vulcano (il Volcanoes National Park) alle Haiwai, l’Istituto di ricerca dell’Intelligenza Extraterrestre nel Nord della California. Tutti luoghi che non vedono l’ora di ospitare artisti. Insomma, residenza? Famola strana. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui