27 maggio 2016

A milano l’arte italiana va veloce

 

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Due giorni di vendita per l’arte italiana degli anni sessanta da Sotheby’s a Milano, due sessioni, una serale e una pomeridiana tra mercoledì e giovedì, per un totale di 11,9 milioni di euro di bottino. Un ottimo risultato che tramutato in percentuali diventa l’87 per cento in valore e l’82 per cento in lotti. 
Top lot, come voleva si dimostrare, Lucio Fontana, che ottiene il primo e secondo posto nella classifica della serata con due idropitture vendute a un milione e 300mila euro una e oltre 700mila l’altra. Segue subito dopo Mario Schifano, che guida tutta la pop art italiana ad una serie di ottimi risultati, il suo grande smalto Grigio 402, realizzato nel 1961 al ritorno dall’America è passato di mano a 627mila euro. Star della serata di mercoledì è stato Franco Angeli che ha realizzato il suo record vendendo le sue Stelle del 1961 a 87mila euro. Ha triplicato le stime iniziali Canone Variato II di Fausto Melotti, che è stato battuto a 519mila euro, realizzando un record per una scultura numerata. Ma è stato nel pomeriggio di ieri che sono piovuti record, primi fra tutti quelli di Giosetta Fioroni la cui tela Liberty Viennese del 1966 è stata battuta a 48mila euro, e di Sergio Sarri, che ha triplicato il suo precedente record con Letto di contenzione n. 2, realizzata nel 1971 passata di mano a 24mila euro. Passano il test anche i protagonisti della Poesia Visiva, Luciano Ori, Lucia Marcucci e Lamberto Pignotti, aiutati dalle recenti partecipazioni a grandi mostre come Ennesima alla Triennale. Si fermano a Milano i lavori di Alighiero Boetti, Uno Cento Mille, e l’opera di Cesare Tacchi I fidanzati. Due delusioni in un mare di ottimi affari, per chi compra e ancora di più per chi vende. A Milano l’arte italiana si conferma ancora in grande crescita, sperando di raggiungere i livelli della Italian Sale di Londra. (Roberta Pucci)

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