18 giugno 2002

Glimpses: The World After September 11

 
Nel novembre 2001, nel pieno della guerra al terrorismo e all'apice dell'overload mediatico a riguardo, il progetto web "Glimpses" si presenta agli artisti con l'invito a commentare gli eventi e le conseguenze dell'attacco alle torri gemelle dell'11 settembre…

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Confronto tra civiltà -civiltà di invasori contro quelle dei difensori delle libertà- dispari opportunità tra nazioni nell’amministrazione delle risorse del pianeta, controllo delle reti multinazionali sulle stesse, demarcazione manichea tra bene e male, nel nome della lotta al terrorismo: queste le linee guida della “chiamata alle arti”.
A questi spunti, espliciti e dichiarati, a questo may day esistenziale, hanno risposto numerosi artisti da tutta Europa, quasi a rassicurare sul fatto che, almeno l’arte, non ci casca. Glimpses
Le animazioni, smaliziati e disincantati glimpses, mettono nero su bianco le contraddizioni emerse dal conflitto (di interessi) mondiale. Contraddizioni sulle quali erano state fondate le premesse del conflitto stesso.
Esemplificativi in questo senso Action Greetings di Maurice Ganice, una caricatura alla “ridolini” dei siti di cartoline elettroniche, retaggio della scomparsa new economy; it’s now or never di Dimitris Dokatzis, un agilissimo pop up che appanna la ragione attraverso l’associazione dei testi del Corano
alla nota canzone somewhere over the rainbow e dichiarazioni di Bush a musiche e canti orientali.
Più simile alla parodia mediatica Merciful Terrorists di Andrej Tisma, un “reportage” sugli aiuti umanitari lanciati dai terroristi subito dopo l’attacco alle torri gemelle per aiutare i superstiti americani a resistere fino al salvataggio, con tanto di Glimpsestestimonianze virgolettate a supporto del messaggio.
In generale, comunque, tutte le animazioni sono efficaci nel denunciare lucidamente un sistema mediatico che, quantomeno dal punto di vista della rete, risulta davvero un po’ troppo “ritoccato”. Senza troppe manfrine lo spirito è simile a quello dell’umorista Ivan Kulekov quando dice: “Abbiamo la terra. Abbiamo l’acqua. E ci facciamo il fango”. Due più due fa quattro e dopo l’undici settembre, l’inizio della guerra o la fine di un ciclo che sia, niente sarà più come prima.
Il sito è strutturato attraverso la presentazione degli intenti, degli artisti e dei link di approfondimento, molto puntuali. Glimpses, il progetto, è stato prodotto per Personal Cinema e coordinato da Dimitris Dokatzis, a cui è possibile inviare una mail per conoscere le modalità di partecipazione.

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francesca d’antona

[exibart]

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