28 maggio 2016

Trump uno e multiplo

 

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Avete presente San Gregorio Armeno, la via di Napoli, del cuore di Napoli, dove già un mese prima di Natale compaiono i “pastori”, i pupazzi del presepe, fatti a immagine e somiglianza di chi durante quell’anno ha tenuto banco sulla scena politica e nella vita dell’Italia in genere?  
Bene, i cinesi ci sorpassano a sinistra. Nella fabbrica (leader nel settore, pare) Jinhua Party Time Latex Art And Crafts, nella provincia dello Zhejiang, si danno un gran daffare per sfornare quante più maschere possibili di Trump. Sì, proprio lui, “The Donald”, il candidato repubblicano per la presidenza del Paese più potente del mondo, ormai a un passo dall’investitura ufficiale. La fretta è data proprio dall’imminente duello con Hilary Clinton. Ma l’ex first lady non infiamma gli animi e gli scommettitori più di tanto, e quindi di lei girano ancora poche maschere. Di Trump, invece, ce ne sono a go-go e in tutte le fogge possibili. 
Ci mancavano le maschere, insomma.      
 

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