Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Le autorità di Hong Kong hanno rimosso un lavoro di arte pubblica realizzato sul più alto grattacielo della città, l’International Commerce Centre. L’opera, intitolata “Our 60-second friendiship begins now” e firmata Sampson Wong e Jason Lam, era parte della mostra “Human Vibrations organizzata dall’Hong Kong Arts Development Council. Il display luminoso raffigurava un countdown diretto al primo luglio 2047, data in cui terminerà “Un paese, due sistemi”, accordo che regolarizza i rapporti tra Cina e Hong Kong. Attualmente quest’ultima è una regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese. L’opera implica la speranza che Hong Kong, allo scadere dell’accordo, diventi completamente autonoma. Ma evidentemente non tutti la pensano così. (Giulia Testa)
Fonte: The Art Newspaper