28 maggio 2016

Lutto nello spettacolo italiano. Scompare a 92 anni il grande Giorgio Albertazzi

 

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“Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l’intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi”. Così il Presidente Sergio Mattarella si è unito al cordoglio per l’annuncio della scomparsa del grande attore, poche ore fa. 
Toscano, 92 anni, una carriera iniziata oltre sessant’anni fa, Albertazzi sarà “salutato” domani, con una cerimonia che non sarà un funerale, come lui voleva.
Protagonista italiano del palcoscenico, oltre 40 film all’attivo – tra cui lo splendido L’anno scorso a Marienbad di Alain Rasnais, 1967 – Albertazzi solo la scorsa stagione aveva dichiarato: «Vengono a vedermi in tanti a teatro, forse perchè pensano che potrebbe essere l’ultima volta ormai». Ironico, forse con una punta di amarezza, ma consapevole del tempo che passa in maniera lucida e disarmante: «La vecchiaia è più corporea della giovinezza, ti costringe a fare i conti con il tuo corpo. Quando sei giovane non ti accorgi di averlo, ti obbedisce. Ma poi arriva il momento che ti dice “No, questo non lo puoi fare perché sei vecchio”».
Renzi lo ha dipinto come un grande genio, e senz’altro Albertazzi – come ogni attore che si rispetti – ha vestito pelli cangianti e mutevoli, passando dall’impegno a spettacoli di intrattenimento, come era stata la partecipazione nel 2014 a Ballando con le stelle, show del sabato sera su Rai Uno. 
Anarchico, interessato alle battaglie per i Diritti Civili, tutti da destra a sinistra si sono messi in campo, oggi, per tesserne lodi. Un po’ come è stato per Marco Pannella, pochi giorni fa. 
Ex direttore del Teatro di Roma, dal 2002 e per 5 anni, aveva recitato diretto da Luchino Visconti, su Pirandello e D’Annunzio e Shakespeare e insieme alla ex compagna Anna Proclemer mise in scena centinaia di testi. Addio, grande Albertazzi. 

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