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Appuntamento alle 12.30, domani, per scoprire come dal vivo (anzi, site specific) funzioneranno I Cieli di Belloveso di Matteo Rubbi (sopra) e le Vedovelle e draghi verdi di Serena Vestrucci (home page). Di che parliamo? Del progetto Art Line, che prenderà corpo nella sua prima edizione, tra interventi urbani e public art, al parco della nuova area di CityLife (fermata Tre Torri, accanto alla vecchia fiera).
Alla presenza del coordintore Roberto Pinto e degli artisti, verrà ufficialmente posata la prima pietra di un progetto che ricostruisce il cielo stellato visibile a Milano nella primavera del 600 a.C., data intorno alla quale Tito Livio colloca la leggendaria fondazione di Milano da parte del principe Belloveso. E così cento stelle saranno sparse nel parco, a farci riflettere come le metropoli abbiano determinato poco a poco, con la loro luce, l’estinzione delle stelle e del buio (Rubbi), insieme alla mutazione della “rubinetteria” delle fontanelle pubbliche, che diverranno teste di drago visibili solamente a chi si avvicinerà per bere (Vestrucci).
Da qui in poi arriveranno i progetti di Wilfriedo Prieto, Riccardo Benassi, Rossella Biscotti, Linda Fregni Nagler, Shilpa Gupta e Adelita Husni-Bey, con gli interventi speciali di Nico Vascellari e Maria Anwander. Per una nuova linea dell’arte milanese.