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Lo abbiamo visto ormai un mese fa, all’opening della Biennale di Architettura. All’interno del Padiglione Italia curato da TAMassociati c’è il progetto “Taking Care. Periferie in azione”.
Nella fattispecie? Cinque container che porteranno nelle periferie italiane i servizi delle biblioteche, dell’assistenza sanitaria di base, dei monitoraggi ambientali, nonché la promozione dello sport o la riattivazione dei territori confiscati alle mafie.
Un’iniziativa che solcherà in lungo e in largo una serie di città italiane e che anche il MAXXI ha sposato, sostenendo la campagna di crowdfunding sul sito del museo: «La realizzazione dei cinque moduli previsti dal progetto è un’ambizione bellissima con cui noi ci allineiamo. La modalità concreta con cui sostenere “Taking care. Periferie in azione” sarà quella, ha spiegato, di apporre un pulsante sul sito Internet del Maxxi, grazie al quale decine di migliaia di visitatori potranno contribuire al finanziamento», ha riportato la Presidente Giovanna Melandri.
Un traguardo non facile, di 360mila euro, per trasformare in realtà i progetti messi in luce a Venezia, che coinvolgono chi lavora veramente sui temi della marginalità, come ha spiegato Raul Pataleo di TamAssociati, che ha ricordato anche che nel primo mese di Biennale i fondi raccolti sono stati 70mila, e altri 24mila sono in via di definizione. Sperando che il MAXXI, da sempre molto “social”, possa ben contribuire alla causa. In bocca al lupo, e non dimenticate di cliccare!