24 giugno 2016

Un ricordo di Paolo Aita

 
di Francesco Nucci

di

È sempre doloroso dover scrivere qualcosa per un  amico che ci ha lasciato, lo è ancora di più per un carissimo amico e compagno di viaggio da lungo tempo.
La notizia della scomparsa di Paolo Aita, pervenutami per telefono pur nella sua durezza, improvvisa, inattesa, in pochi secondi mi ha fatto scorrere nei ricordi disordinati, ma lucidi, un lunghissimo periodo della vita passata con Paolo, giorni, ore, interminabili discussioni su tutto e tutti, progetti fatti e da fare, libri letti e da leggere ,poesie, letteratura, filosofia, scienze, brani musicali di ogni genere, alta fedeltà, strumenti musicali su qualunque cosa Paolo era un maestro da ascoltare, aveva sempre qualcosa in più da dire, amico dolcissimo e prezioso consulente.
Ora improvvisamente, come spesso la vita ci costringe ad accettare, una persona cara non c’è più, ma la morte, malgrado la sua naturale violenza, non può cancellare i ricordi e la loro enorme forza mi permette ,come permette a tutti gli amici di Paolo, di passeggiare ancora con lui, di approfittare della sua spigolosa ma dolce sensibilità per continuare a dialogare con lui su ogni cosa prolungando a lungo la sua vita.
Nessuno in effetti muore completamente finché ci sarà qualcuno a ricordarlo, sicuramente non Paolo che di amici ne aveva veramente tanti.
Grazie Paolo di tutto 
tuo Francesco

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