28 giugno 2016

Addio Bud Spencer. Se ne va l’attore-icona del genere “Spaghetti Western”, ex nuotatore e poi “Piedone”, “Piedipiatti” e volto per Ermanno Olmi

 

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Era nato a Napoli nel 1929, e aveva passato un’adolescenza sotto le bombe. Poi, per seguire il padre, emigrò tra il Brasile e l’Argentina. Ex nuotatore, Bud Spencer in realtà, oltre alla sua vita, all’Italia intera è rimasto appiccicato addosso per i suoi personaggi sul grande schermo, a quelle figure indimenticabili del genere “Spaghetti Western” che scrissero alcuni degli anni più prolifici del cinema italiano.
Alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, studi in Giurisprudenza e Sociologia mai terminati, per Carlo Pedersoli (questo il nome all’anagrafe), il mondo del cinema si spalanca non in tenera età, ma a quasi 40 anni, quando con Mario Girotti, ovvero Terence Hill, sbanca tutto con titoli come Lo chiamavano Trinità (1970), Più forte ragazzi (1972), Altrimenti ci arrabbiamo (1974), Porgi l’altra guancia (1974), ma anche Piedone l’Africano e Anche gli angeli mangiano fagioli. Scazzottate comiche, sberle, calci, pistole che sparano senza ammazzare: un cinema d’antan giocoso e quasi fuori dal tempo, rispetto a quelli che erano gli anni di piombo nelle strade. A dieta da una una vita, candidato nel 2005 alle Regionali nel Lazio con Francesco Storace (dichiaratamente di destra, sì), nel 2003 era anche stato diretto da Ermanno Olmi in Cantando dietro i paraventi, Spencer si è spento mentre l’Italia, come nella migliore tradizione, era incollata alla partita contro la Spagna. Vinta, come lui ha vinto un piccolo pezzo nel firmamento dei “simboli” del cinema italiano, e nello sport di altri tempi. 

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