15 luglio 2016

Lobo o non lobo? Una ricerca sulla vita di Vincent Van Gogh rivela nuovi dettagli sul famoso episodio del taglio dell’orecchio

 

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La vita di Vincent Van Gogh non ha mai smesso di incuriosire studiosi e amanti dell’arte. Segnato da una carriera professionale travagliata e tormentato da demoni interiori, il pittore condusse una vita destinata a confermare tutti i cliché dell’artista maledetto. Uno degli episodi più rappresentativi della sua biografia è sicuramente l’atto di autolesionismo che ne ha fatto un personaggio prima che un pittore, il taglio del lobo dell’orecchio sinistro che si inflisse alla fine del 1888. 
La versione ufficiale della storia racconta di un Van Gogh fuori di sé, che dopo essersi mutilato consegna il lobo a una prostituta in un bordello di Arles, svenuta alla vista dell’artista sanguinante. Alcune fonti indicano il litigio con l’amico Paul Gauguin come la causa del folle gesto che rese l’orecchio dell’artista tanto leggendario. 
Nuove scoperte sembrano però aggiungere dettagli alla storia, cambiando in parte la versione ufficiale raccontata fino a oggi. Una ricerca sulla vita del genio post-impressionista ha portato al ritrovamento degli appunti del dottor Rey, il medico che si prese cura di Van Gogh dopo il raptus di quel giorno. Il medico aveva realizzato degli schizzi, comunemente utilizzati prima dell’avvento delle macchine fotografiche, che ritraggono l’intero orecchio sinistro del pittore, prova del fatto che non fu solo il lobo a essere amputato come raccontato dalle fonti precedenti. A questa scoperta, che da sola può sembrare irrilevante, si aggiungono ulteriori particolari circa quella sera del dicembre 1888. Il pittore non consegnò infatti l’orecchio a una prostituta ma a una ragazza di nome Gabrielle, che per pagare delle costose cure mediche si occupava delle pulizie nel bordello dove Van Gogh alloggiava. La nuova versione non chiude il cerchio sulla vita di uno degli artisti più amati di sempre, ma aggiunge ulteriore pathos a una storia già piena di mistero. (gt)

1 commento

  1. Questa è una non notizia,minestra riscaldata. Van Gogh,nella leatttera743 del 28 gennaio 1889, scherzava col fratello sulla necessità di mettersi un orecchio di cartapesta.La lettera,insieme alle altre fu pubblicata già nel 1914.

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