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Il tema della violenza legata alle armi da fuoco divide da sempre l’opinione pubblica statunitense, da una parte strattonata dalla lobby delle armi e dall’altra sedotta dalle motivazioni degli attivisti che invocano maggiori controlli nella vendita. Purtroppo il tasso di omicidi legati a pistole e fucili è una questione che arriva sui canali televisivi e sui quotidiani solo quando un nuovo sanguinoso fatto di cronaca riapre il dibattito, per poi scomparire poco dopo.
Nel tentativo di dare visibilità alla questione, l’artista messicana Teresa Margolles ha deciso di lasciare un segno tangibile e duraturo di questa tragedia realizzando un’opera che inaugurerà questo venerdì a Echo Park, a Downtown Los Angeles. La grande struttura in cemento, intitolata “La Sombra” (“l’ombra” in spagnolo), è stata realizzata con i detriti presenti sulle scene del crimine di cento diversi omicidi consumati a Los Angeles, oltre che con l’acqua usata per lavare i tratti di strada dove sono state trovate le vittime.
Margolles ha svolto un profondo lavoro di ricerca che l’ha portata in giro per la città californiana indagando sugli omicidi e le loro vittime, cercando un modo per non farle dimenticare dal giorno alla notte. Il progetto è stato realizzato nella cornice di “Current: LA Water”, una nuova biennale organizzata dal Dipartimento degli Affari Culturali del Comune di Los Angeles sul tema dell’acqua. L’artista aveva già riflettuto sull’acqua come elemento unificante in un suo lavoro del 2003, “En El Aire”, in cui i visitatori erano accolti da bolle di sapone realizzate con l’acqua usata per pulire i cadaveri. (Giulia Testa)
Fonte: The Art Newspaper