25 luglio 2016

Scultura nello spazio pubblico, polemiche mai finite. Negli Stati Uniti ora è un gabbiano dai seni prorompenti a dividere una città

 

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Si fanno interi dibattiti sull’arte pubblica, sull’arte nello spazio urbano, e sullo spazio urbano che diventa “partecipato” dal pubblico. Beh, molto spesso non vi sono soluzioni al bello o al brutto, al mi piace o non mi piace, ma quando una scultura piantata nello spazio cittadino, in occasione di un festival annuale, diventa una pietra dello scandalo per un’intera comunità (un po’ come era accaduto per Verity di Damien Hirst nel Nord Devon e in pochi altri casi), allora vuol dire che qualcosa ancora si muove nella percezione sociale.
Stavolta siamo nel Massachussets, nella città di New Bedford, 95mila abitanti a un paio d’ore da Boston. 
Sugli scudi, in occasione dell’annuale “Seaport Art Walk”, programma di commissioni per sculture installate temporanemente lungo le banchine in riva al porto, c’è Seagull Cinderella di Donna Dodson.
Si tratta di una scultura dalla forma un po’ di gabbiano, un po’ umana, o come è stato ribattezzato su Twitter, di “un gabbiano con le tette”.
Ma che è successo? Che questa Cinderella un po’ infantile ha suscitato l’orrore di oltre 400 persone che hanno firmato una petizione per rimuoverla dal sito, accusando di gettare nel ridicolo un’intera città, e non risparmiando campanilismi: “La buona arte è parte della cultura di New Bedford, e questa artista viene da Boston”.
I più scettici ovviamente rimarcano che non è possibile mettere a tacere la voce di un artista, e che in questo momento storico l’arte non ha bisogno di censure. Probabile ma, scusate se ci intromettiamo in un affare estero, non ha nemmeno bisogno di gabbiani con le tette.

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