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Assunzione di dipendenti del museo per servizi privati, spese inammissibili nell’economia del museo, una piccola storia di corruzione per i pagamenti con il responsabile contabile dell’istituzione e anche una mancata collaborazione con i colleghi, per una direzione fatta di scontri continui.
E così il Belvedere, uno dei simboli di Vienna, dice addio al direttore uscente Agnes Husslein-Arco, a cui non verrà rinnovato in scadenza per la fine di quest’anno.
Nell’istituzione che possiede la più grande collezione di Gustav Klimt del mondo, la direttrice Husslein-Arco ha lavorato per dieci anni, e anche dopo la sua stessa ammissione di illecito, il consiglio di amministrazione ha votato favorevole per far rimanere nella sua posizione (fino a esaurimento del contratto) la direttrice, per merito dei “successi innegabili” che sono stati realizzati durante il mandato.
Per ora, quel che è certo, è che il Ministro della Cultura austriaco Thomas Drozda ha nominato Dieter Bogner come direttore esecutivo, per lavorare a fianco del “cattivo” direttore. Che ha posizionato, però, il Belvedere come un must-to-see a Vienna.