28 luglio 2016

Due giorni di “Sguardi sulla pietra”, con sette giovani artisti alle prese con gli scenari delle cave del Cusio-Ossola

 

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Rivolto ai giovani artisti provenienti da tutte le accademie d’Italia, alla fine a spuntarla sono stati sette, accompagnati dagli artisti-docenti tutor Andrea Magaraggia e Serena Porrati.
Si intitola “Sguardi sulla pietra” e grazie al contributo di Fondazione Cariplo per il progetto “Stone Heritage Map: Vivere i territori della pietra”, gli artisti hanno potuto realizzare una serie di opere che resteranno visibili solamente da oggi e fino a sabato, nell’affascinante e articolato scenario delle cave di Trontano e Crodo, a pochi chilometri da Domodossola. 
Un’indagine che ha tenuto conto delle differenze tra scavo e reperto, o nel rapporto delicato che corre tra la natura, con i suoi tempi e la sua ciclicità e l’uomo, oltre che ovviamente con le tematiche del site specific, visto che grazie alle maestranze dei laboratori OMG Tosco Marmi e della cava Moro Serizzo, per Gianluca Brando, Miriam Poletti, Tommaso Gatti, Michele Argnani, Racluca Andreea Hartea, Leonardo Ruvolo e Federica Fontana, tutti nati tra la metà degli anni ’80 e i primi ’90, sotto la curatela di Lorena Giuranna e Chiara Foletto, si è aperta la possibilità non solo di lavorare a stretto contatto con un territorio e la sua ricchezza, ma anche di conoscere e interpretare la possibile linea di continuità che corre tra cultura e ambiente. E che mai dovrebbe essere dimenticata. 

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