29 luglio 2016

Venti artisti per gli eremi d’Abruzzo. Per un progetto che congiunge la cultura di ieri con il contemporaneo

 

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In collaborazione con Italia Nostra, l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Regione e Parchi Abruzzo e con il sostegno della Fondazione Carispaq, il progetto porterà una ventina di artisti in altrettanti eremi, sotto la curatela di Silvano Manganaro, Maurizio Coccia ed Enzo De Leonibus, per mettere in relazione l’antico con la cultura di oggi.
Un’idea che il direttore dell’Accademia dell’Aquila, Marco Brandizzi, spiega così: «Con questo progetto la nostra istituzione dà il via a un percorso che avrà un suo proseguimento anche oltre le date fissate e pensiamo di portarlo avanti per tutto l’anno di studi, così da mantenere alta l’attenzione e il confronto su alcuni temi legati alla spiritualità e al pensiero filosofico. L’obiettivo del progetto – nella ricorrenza del Giubileo Straordinario della Misericordia e della Perdonanza Celestiniana – è far comprendere l’importanza della conservazione e della valorizzazione degli eremi e come questi ultimi siano, ancora oggi, parte integrante della cultura delle popolazioni locali, nonché patrimonio culturale e spirituale a livello globale».
Ed ecco così che nascono i dialoghi con le antiche pietre e le poetiche di Alterazioni Video, Emanuela Barbi, William Basinski, Elena Bellantoni, Marco Bernardi, Romano Bertuzzi, Zaelia Bishop, Pierluigi Calignano, Chiara Camoni e Luca Bertolo, Federico Cavallini, Maria Chiara Calvani, Matteo Fato, Federico Fusi, Elena Mazzi, Franco Menicagli, Rossano Polidoro e Marco Marzuoli, Aurelien Mauplot, Calixto Ramirez Correa, Giuseppe Stampone, Enzo Umbaca
Percorsi, età anagrafiche e carriere, così medium, diversissimi, che però hanno generato all’unisono lavori a carattere temporaneo o destinati a rimanere in loco, tutti site specific, viatici per meditazioni, suggestioni, attraversamenti di soglie tra la storia e la religione, percorsi tra il paesaggio aggiornati alle tensioni del mondo di oggi. Per coinvolgere studenti, addetti ai lavori e territorio, «Per valorizzazione le risorse locali mediante la produzione culturale e non solo lo sfruttamento dei giacimenti turistici esistenti. Dunque, un nuovo modo di fare promozione anche turistica di un territorio dalla bellezza mozzafiato e spesso, ancora oggi, sconosciuto», ha ricordato il Presidente dell’Accademia, Roberto Marotta. Appuntamento a sabato, l’opening sarà alle 18 all’eremo di Santo Spirito a Maiella di Roccamorice. 

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