30 luglio 2016

Una città di carta. Torna a Lucca l’ottava edizione della Biennale “Cartasia”, ricordando la ricchezza di un territorio

 

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Lucca, città operosa, nei secoli ha creato attività fiorenti in un territorio non agevole prima con la seta e poi grazie all’abbondanza di acqua con la produzione della carta: dall’inizio del 1300 partendo dal vello di ovini e caprini (pergamena) e dal 1400 utilizzando gli stracci. Il settore si sviluppa con alterne vicende (verso metà del 1600 otto sono le cartiere dai razionali edifici a tre piani corrispondenti alle fasi di lavorazione con una ricca produzione che genera persino una “guerra degli stracci”) fino al 1834 quando Stefano Franchi, farmacista di Villa Basilica, unendo paglia, calcina e acqua (facilmente reperibili a costi contenuti) inventa la carta-paglia per imballare. Quest’ultima diviene il prodotto leader delle locali cartiere – tanto che il prezzo della paglia (principale materia prima) per tutta Europa è stabilito a Lucca – fino al 1976 quando una legge per proteggere l’acqua come bene ambientale rende troppo onerosa la produzione.
Duttili nell’adeguarsi, gli imprenditori si sono specializzati in carta per ondulatori, tissue e cartoni: il Distretto comprende oltre 100 aziende con un fatturato attorno ai 3.500 milioni di euro e più di 6.500 occupati oltre all’indotto connesso alla produzione di macchinari per la carta.
Secoli di esperienza nel settore costituiscono solido fulcro e garanzia dell’innovativa, singolare e affascinante Cartásia (www.cartasia.it), mostra biennale all’VIII edizione (quest’anno in tre sezioni), che Lucca dedica da domani al 10 settembre 2016 al mondo della carta tra arte, tradizione, innovazione e sostenibilità ambientale.
Cartasia è stata presentata nell’ex Cavallerizza (edificata per volontà della duchessa Maria Luisa verso il 1822 per l’educazione equestre dei convittori del R. Collegio e da pochi mesi restaurata e restituita alla città) dove dal 13 agosto si svolgerà la sezione design e architettura – novità 2016 curata da Claudio Cammarata – con 80 oggetti di carta e cartone di facile montaggio come dondoli, poltrone, utilizzabili nel quotidiano e ideati da famosi progettisti.
Il 31 luglio animerà Palazzo Ducale con Indoor (a cura di Giacomo Pecchia): 100 opere di 16 “paper artist” dotati di fantasia creativa (alcuni si costruiscono la carta mischiandola con materiali diversi tra cui fogli d’oro) interpretano l’intrigante e attuale tema Confini e prospettive. Si segnala Chris Gilmour (Manchester 1973), uno dei tre artisti-ponte (che lavora per Indoor e per le sculture monumentali) capace di dare vita a Bici e Moto, nelle foto, di straordinario realismo.
Attualmente l’ex Cavallerizza è il laboratorio delle 8 sculture monumentali in carta riciclata di Outdoor (poste in punti strategici di Lucca, saranno inaugurate il 6 agosto): emozionante il febbrile lavoro degli artisti che tagliano, rifilano, incollano esprimendo una creatività che affascina non solo chi è digiuno della Paper Art. Tale ambiente ospiterà in un’agorà di cartone (di cui si vedono le eleganti colonne) Talks, incontri di settore.
Una scoperta delle mirabolanti doti della carta anche attraverso Fun: laboratori creativi, giochi e gare per piccoli e grandi. (Wanda Castelnuovo)

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