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Dicembre, in realtà, è più vicino di quanto si pensi. E Art Basel Miami, insomma, è alle porte. Ma se ci si mette che i lavori di restauro al Miami Beach Convention Center sono piuttosto indietro (secondi alcuni di 45 giorni, mentre altri affermano di almeno 3 mesi), l’impatto sulla fiera più grande d’America potrebbe essere un bel disastro per la holding svizzera MCH che gestisce Art Basel.
Strappi con la pianificazione, autorizzazioni mancate e modifiche di disegno, sono i motivi che secondo la stampa locale stanno portando Clark Construction a ritardare i lavori che hanno un valore di 500 milioni di dollari.
“Art Basel si terrà come da programma, utilizzando tutti e quattro i padiglioni come originariamente previsto”, ha rilasciato scritto in una nota il direttore del Centro Congressi, Matt Hollander.
Insomma, secondo gli addetti ai lavori tutto sarà pronto per il prossimo dicembre, o almeno gli spazi di cui necessita la fiera, mentre per i saloni da ballo del secondo piano bisognerà aspettare il 2017. In questo caso nessun dolore, ma che succederebbe con i ritardi non recuperati? Una fiera e un cantiere insieme? A complicare, ancora di più, una settimana dell’arte che congestiona la città anche quando tutto fila liscio.