07 agosto 2016

Qual è la dimensione visiva del suono? William Basinski a Città Sant’Angelo, nella notte di San Lorenzo, con una “Cascade” di tempi

 

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Nato a Houston, William Basinski vive e lavora a Los Angeles e da oltre 30 anni indaga sulla sperimentazione sonora e si occupato anche di musiche per Robert Wilson, per l’opera teatrale The Life and Death of Marina Abramovic, e ha un lungo sodalizio alle spalle con l’artista visivo James Elaine.
In occasione di “Why Patterns? Il suono come linguaggio visivo”, rassegna che ha portato anche Christina Vantzou a Pescara e Massimiliano di Carlo a Penne, Basinski arriva il prossimo 10 agosto a Città San’Angelo, con la sua Cascade al Giardino delle Clarisse.
Dalle 21.30, nella notte di San Lorenzo, “le sue variazioni infinite a livelli micro, apparentemente impercettibili, crea un senso di paradosso e di ripetizione impossibile da afferrare, daranno un’illusione di eternità”, scrive il duo curatoriale LUX (Carla Capodimonti, Marco Marzuoli).
“Durante la notte delle Perseidi, le sue memorie sonore ci sono offerte sotto forma di uno scorrere illimitato, come una continua pioggia di stelle, dandoci l’illusione dell’eternità. Una serie di frammenti di pianoforte che si ripetono e ondeggiano nel vuoto, forniscono delle piccole coordinate da seguire che si disgregano perdendosi nel loop fluido e continuo accuratamente composto dal maestro”.
Una nuova occasione per indagare il suono grazie alla promozione della Fondazione Aria, facendo affidamento alla natura immateriale del medium, e spostandosi geograficamente nel territorio abruzzese.

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