06 settembre 2016

Venezia 73/7. Il mondo dei senza confini sul podio, con Elio Germano. Ecco i vincitori della prima edizione del concorso “MigrArti”

 

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C’era da aspettarselo: No Borders – Un mondo dei migranti in realtà di Haider Rashid con la partecipazione di Elio Germano (nelle foto), uno dei film più chiacchierati in laguna, anche per la sua possibilità di visione a 360 gradi è il vincitore della prima edizione del premio MigrArti alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A sceglierlo la giuria guidata dal regista Ferzan Özpetek e composta da Enrico Magrelli, critico cinematografico, Mauro Valeri dell’Unar, Paolo Masini del MiBACT e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che hanno dovuto dire la loro sui nuovi italiani del cinema, in 16 produzioni in lista.  
A Naufragio con spettatore di Fabio Cavalli è andata la menzione speciale documentari mentre nella sezione fiction è un ex aequo tra Amira di Luca Lepone e Babbo Natale di Alessandro Valenti.
I tributi sono stati assegnati a loro volta con un premio-simbolo: la statuetta rappresenta infatti un’Italia unita da Nord a Sud, da Lampedusa a Merano, in nome dell’integrazione, ideata dalla studentessa Viktoria Tribus, che ha vinto il concorso “Un logo per Migrarti” del MiBACT, e realizzata dall’ebanista di Lampedusa, Francesco Tuccio, usando il legno originale delle barche dei migranti naufragate nel Mediterraneo. «Con il progetto Migrarti stiamo cercando di colmare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia», aveva detto negli scorsi giorni, presentando il Premio, il Ministro Dario Franceschini.

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