01 luglio 2002

Fino al 29.IX.2002 L’ombra del genio – Michelangelo e l’arte a Firenze dal 1537 al 1631 Firenze, Palazzo Strozzi

 
Per oltre un secolo l’opera di Michelangelo Buonarroti influenza la produzione artistica di pittori, scultori, architetti… Una stagione culturale, vissuta sotto il mecenatismo di Casa Medici, che sortisce i capolavori della divina maniera…

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Quando Cosimo I sale al potere nel 1537, ripristinando e consolidando l’egemonia medicea all’indomani dell’avventura repubblicana, Michelangelo ha sessantadue anni e si trova a Roma dove attende al Giudizio Universale. Ha già realizzato opere che renderanno immortale il suo nome, eterno il prestigio dei committenti e inevitabile, per un secolo e oltre, la ricaduta delle sue invenzioni sulla maniera di fare arte. A differenza del coetaneo Raffaello , Michelangelo non raduna intorno a sé una scuola, non ha interesse a trasmettere lo stile come un dato oggettivo; ciò nonostante influenza in modo incisivo, come nessuno né prima né dopo, tutti i campi della produzione artistica, dalla scultura al disegno, all’architettura, alla pittura.
Il mito di Michelangelo, ancora vivente l’artista, attivo alla corte pontificia di Paolo III, è sentito con particolare forza a Firenze: qui si succedono diverse generazioni di artisti, più o meno correttamente radunabili sotto il riferimento del Manierismo, che fino alla stagione del barocco inoltrato lavorano all’ombra del genio, pur mantenendo un’autonomia e un preciso valore individuale. ombra del Genio
La mostra allestita a Palazzo Strozzi documenta la portata di questa influenza nel corso di un secolo di storia, dalla prima gloria granducale all’inizio della decadenza di casa Medici. I Medici sono i veri protagonisti della mostra, sempre presenti come committenti e mecenati, effigiati in pose accademiche o in veste di antichi dei.
La perizia dei curatori ha messo in luce tutti gli aspetti dell’eredità michelangiolesca: da quelli più noti, confluiti nell’architettura, nella scultura e nella pittura (spesso ridotte alla maniera del Buonarroti nella sintesi del serpentinato), a quelli che influenzano le arti applicate della ceramica, dell’arazzeria, del lapideo commesso fiorentino .
Il percorso espositivo si apre con la nota alta dell’Apollo-David del 1530 circa, una delle più misteriose sculture di Michelangelo, oscillante tra la dolente e nebbiosa sensualità dei Prigioni e il fulgido Cristo di Santa Maria sopra Minerva.
Le nove sezioni in cui è articolata la mostra mantengono l’altissimo livello nelle opere esposte. Come se si trattasse di un convito fantastico, tutti i grandi pittori della divina maniera sono presenti con le opere più prestigiose: Bronzino, Francesco Salviati, Cristofano Allori, Vasari… Nella grande scelta dei pezzi esposti è necessario segnalare le tre bellissime tele di Pontormo , esempi insuperati di ritrattistica scabra e visionaria che, a fine mostra, torneranno nei musei statunitensi.
Nel panorama degli scultori emergono i nomi di Baccio Bandinelli, Giambologna, Ammannati, Pierino da Vinci con le sue divinità raffinatissime e sognanti e, naturalmente, Vincenzo Danti. In mostra è visibile anche uno straordinario assortimento di disegni con molti autografi michelangioleschi e alcuni autentici capolavori di Bronzino .
L’apparato didattico essenziale e il suggestivo allestimento (che, per una volta, fa da sfondo alle opere permettendone il godimento) contribuiscono a rendere questa mostra un’esemplare operazione culturale.

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www.ombradelgenio.it

Pietro Gaglianò
mostra visitata il 13.VI.2002


Fino al 29.IX.2002; L’ombra del genio. Michelangelo e l’arte a Firenze dal 1537 al 1631; Firenze, Palazzo Strozzi; Curatori: Cristina Acidini Luchinat, Marco Chiarini, Antonio Paolucci; Tutti i giorni 10-20; Ingresso: Euro 8, ridotto Euro 6
Catalogo Skira; Informazioni biglietteria: 055 2645155


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1 commento

  1. ad aprire le porte della mostra, uno splendido Apollo e un virile torso di Michelangelo.
    Di là dalla soglia, opere e artisti che seguono in modo originale o pedissequo l’esempio stilistico del grande Maestro.
    Con soli 4€ poi,è possibile percorrere le sale accompagnati dalle voci dei curatori della mostra;un piccolo coro sinfonico che dona diverse tonalità e presenta vari spunti e punti di vista…
    Ambiente accogliente e sottilmente mistico…

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