23 settembre 2016

Il potere delle ipotesi. Per la terza edizione di TEDxNapoli, tutte le sfumature di un “a meno che…”

 

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Un viaggio verso Alpha Centauri su un velivolo ultraleggero, piante iperaccumulatrici e quotate in borsa, il gol azteco della mano de Dios, le spezie del 3000, l’etica cyborg e il tiro con l’arco, sarebbero elementi perfetti per un bizzarro racconto tra fantascienza e biografia sportiva. In effetti, sembrano situazioni molto lontane tra loro, “a meno che” non ci sia un’idea comune in grado di avvicinarle alla realtà e della quale valga la pena parlare, magari nella giusta occasione. Per esempio, al TEDxNapoli, organizzato dal team del Riot Studio e con il patrocinio del Comune di Napoli, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, con il Polo Museale della Campania e con il Conservatorio Statale di Benevento
Il TED Conference, l’originale e fortunatissimo format di conferenze, fu presentato per la prima volta nel 1984, quando Richard Saul Wurman e Harry Marks parlarono della convergenza tra Technology, Entertainment e Design, dell’importanza della condivisione e del «potere delle idee di cambiare il mondo». Dal 1990, la conferenza si svolge annualmente e conta gli interventi di personalità come quelle di Bill Clinton, Isabelle Allende, Bill Gates, Stephen Hawking, Josè Antonio Abreu, attivista e musicista, Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, Karen Armstrong, studiosa di religioni comparate e saggista, Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google. Magari non tutti in aria di santità ma sicuramente portatori di visioni e idee decisive nel passaggio dal XX al XXI Secolo. Per aumentare la portata delle parole, TED ha lanciato anche il programma TEDx, talk organizzati in modo indipendente in diverse parti del mondo ma secondo le linee guida del fratello maggiore.
Così, domani, dalle 15, si terrà la terza edizione del TEDxNapoli, nella cornice rococò del Teatro di Corte di Palazzo Reale che, tra questi temi così suggestivamente proiettati verso un futuro possibile, sembrerà una scenografia steampunk. Gli speakers parleranno dell’importanza dell’immaginazione per l’espressione di un nuovo presente, portando l’esempio, concreto o quasi, delle loro idee e seguendo la potenzialità, non solo linguistica ma procedurale, insita nella locuzione ipotetica “a meno che…”, Unless, direbbero gli anglofoni. Per completare la frase, è obbligatorio l’uso del congiuntivo, a indicare soggettività, incertezza, dubbio, volontà. Allora, Giovanni Innella e Gionata Gatto descriveranno il funzionamento delle piante iperaccumulatrici, in grado di assorbire naturalmente metalli inquinanti da estrarre e rivendere, producendo anche un lauto profitto. Dalla bonifica delle terre alla conquista dei cieli il passo è breve, Giancarlo Genta presenterà Breakthrough Starshot, un progetto di nanosonde sospinte da vele in metamateriali ultraleggeri. L’ipotesi non guarda solo al futuro ma proietta anche nuovi scenari sul passato e un passo nella storia è d’obbligo, soprattutto se si tratta di rievocare il gol più bello di sempre, ovviamente messo a segno da Diego Armando Maradona, el D10s, durante i quarti di finale della Coppa del Mondo tra Argentina e Inghilterra, il 22 giugno 1986, allo Stadio Azteca di Città del Messico. Si discuterà anche del progetto di Bruno Siciliano, il robot RoDyMan che, per il momento, sta imparando a fare la pizza ma vorrebbe acquisire capacità di manipolazione più accurate, da usare in ambito chirurgico. Renate Van der Zee descriverà la condizione delle donne nei campi dei rifugiati nelle zone di guerra, Guido Baroncini Turricchia illustrerà il suo programma di tracciabilità delle donazioni attraverso il sistema di valuta virtuale Bitcoin, Vincenzo Fogliano inviterà a riflettere su cosa e come mangeremo nel 2050, Maria Venditti parlerà della somiglianza tra esseri umani e cyborg. E poi, ancora, di casette per uccelli wifi, della intima natura dell’uomo, argomento a dir poco ambizioso, e last but not least della disciplina olimpionica più zen di tutte, il tiro con l’arco. (Mario Francesco Simeone) 

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