Più che una singola immagine un vortice, una sovrapposizione “cosmica”, una diretta conseguenza dell’utilizzo dello strumento di ricerca per immagini di Google (che tramite un algoritmo individua nel patrimonio del web le immagini visivamente simili ad un esemplare di partenza). ecco il progetto del 2015 A Failed Entertainment (nelle foto un particolare), con cui Alessandro Calabrese, trentino, classe 1983, vince l’edizione 2016 del Premio Graziadei.
Nel suo caso, però, le immagini “inghiottite” in una sola dimensione sono una serie di scatti in pellicola realizzati a Milano tra il 2012 e lo scorso anno, dando vita a una nuova figura composta da un numero randomico di fotografie anonime e fotografie realizzate dall’autore. Una sequenza potenzialmente infinita che la giuria composta dai fotografi Olivo Barbieri e Paola de Pietri, con il direttore di “Fotografia” Marco Delogu, l’avvocato Francesco Graziadei e il critico e curatore Walter Guadagnini ha deciso di premiare, e Calabrese – oltre a partecipare con questo progetto alla 15esima edizione di “Fotografia – Festival Internazionale di Roma”, avrà anche diretto a una borsa per poter realizzare un nuovo progetto e presentarlo durante la kermesse 2017.
Oltre al vincitore la giuria ha assegnato tre menzioni speciali al lavoro di Martin Errichiello & Filippo Menichetti In quarta persona, a Sharon Ritossa con il suo progetto Foibe e a Anush Hamzehian & Vittorio Mortarotti per il lavoro Most were silent.
Giunto alla sua quinta edizione, il Premio Graziadei Studio Legale ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea ed in particolare la giovane fotografia italiana under 35, e il duo vincitore della scorsa edizioni The Cool Couple, presenterà il nuovo lavoro durante l’edizione del Festival di quest’anno.
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