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Diventa maggiorenne, e quale miglior modo di festeggiare con una mostra lunga un mese, al MAXXI? Nato nel 1998 a Firenze, BASE è stato certamente uno dei primi artist-run space non solo italiani, e il suo essere una fucina di “Progetti per l’arte” sarà in scena sul grande video wall del museo romano, sotto la curatela di Giulia Ferracci e Elena Motisi, nell’ambito del progetto ideato da Hou Hanru “The Independent”, che mira a mettere a fuoco le realtà e i pensieri indipendenti delle discipline dell’arte e del progetto.
Un’occasione per ripercorrere anni di progetti, con le interviste realizzate da Lorenzo Bruni e le parole degli undici artisti fondatori; Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi, che dal ’98 si sono fatti promotori di qualcosa come oltre 70 mostre e una serie infinita di talks, proiezioni, rassegne, performances, che hanno permesso un approfondimento sull’arte contemporanea in una città che, spesso, si è dimostrata estranea alle dinamiche della creazione di oggi, ma che in qualche modo è stata terreno di dialogo con gli attori, in una storia fatta anche di autodeterminazione, oltre il mercato e il sistema.
E ancora: a sottolinearne la natura “dialogica” di Base, saranno proprio gli artisti che attualmente promuovono e sostengono l’attività, che oltre a un talk negli spazi del MAXXI domani, porteranno l’esperienza anche al Museo Novecento di Firenze. Un tributo doveroso, anche per ricordare chi – a BASE – ha portato il proprio contributo con l’arte, da Sol Lewitt a Cesare Pietroiusti, da Niele Toroni a Heimo Zobernig, da Liam Gillick a Nedko Solakov a Muntadas (home page), da Matt Mullican a Thomas Bayrle, da Piero Golia a Martin Creed (sopra)…Appuntamento alle 18.