05 luglio 2002

Nasce Time Out Roma

 
Exibart incontra Claudia Colasanti, direttrice della nuova edizione romana di Time Out (da oggi nelle edicole), rivista di tempo libero leader nelle grandi capitali mondiali. Intervista ad un critico d'arte che dirige una grande rivista generalista...

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Da qualche mese ti sei buttata a capofitto in una nuova avventura editoriale. Di cosa si tratta?
Si tratta di Time Out Roma, un mensile che nasce dalla costola del noto settimanale londinese, dedicato a tutto ciò che la metropoli può offrire nel tempo libero, dallo spettacolo allo shopping alla cultura. A Londra, New York, Istanbul e in altre capitali Time Out è considerata la Bibbia del tempo libero e ho sempre pensato che anche Roma avesse bisogno di occhi che ne descrivessero gli scenari in continua mutazione. Si trattava, per la prima volta, di importare e realizzare davvero un modello editoriale meno provinciale, adeguato a questa città sempre più ‘globale’, più colta e curiosa, ricca di eventi culturali ed occasioni d’intrattenimento.
A fare da guida al lettore, una fitta rete di collaboratori: antenne curiose e indipendenti, ciascuna in grado di captare e ritrasmettere una diversa frequenza creativa, ciascuna con il proprio luogo d’azione, reale o simbolico: gallerie d’arte o mercatini sotto casa, teatri off o istituzioni secolari, rovine romane o ristoranti etnici – o, semplicemente, la strada.

Insomma un critico d’arte a dirigere una rivista generalista…Claudia Colasanti
Confesso di aver sofferto spesso della marginalità ‘mediale’ in cui viene collocata l’arte contemporanea e della sua forte distanza dalle altre discipline. Non ho mai tralasciato le connessioni con il cinema, la letteratura, i mezzi di comunicazione. In questo modo, realizzando una rivista che rappresenta un crocevia di stili e informazioni, mi sembra di vedere tutto in modo più chiaro e equilibrato. Time Out sarà un mosaico variegato e molteplice di piccole riviste, tante quante le discipline di cui si occupa: metteremo in pagina un melting pot di pulsioni, rappresentative di una cultura dai mille volti. Penso sia un bene per Roma, che sta vivendo un periodo molto vivace, in cui si intuisce una rinascita culturale che parte dalle istituzioni e si estende sino ai privati. Time Out, che riserva molte pagine proprio all’approfondimento culturale, non potrà che registrare e diffondere questa positiva trasformazione della città.
Naturalmente l’arte sarà finalmente equiparata, come spazio e interventi, alle altre discipline, con ampio spazio a recensioni, interviste e speciali.

Ma non è la prima volta che ti ‘cimenti’ nell’editoria vero…?
Il mio ritorno a Roma dopo aver vissuto dodici anni a Bologna ha sancito l’inizio delle mie attività editoriali: per due anni ho seguito come caporedattore artel, la prima rivista d’arte che arrivava via fax, un’esperienza pioneristica straordinaria, che mi ha permesso di mescolare temi, modalità e tendenze di un mondo giovanile che voleva emergere. Nel ’99 ho seguito la nascita come direttore editoriale della Castelvecchi Arte, curando svariati cataloghi e volumi in un momento in cui molte gallerie private sentivano l’esigenza di pubblicare con un editore. Infine ho diretto e ideato due volumi di artel-fenomeni contemporanei, la vecchia rivista via fax diventata periodico. Pur trattandosi di una rivista d’arte, anche in quel caso i generi potevano mescolarsi amabilmente, facendo diventare le pagine un’esplorazione tra vecchio e nuovo, solennità e quotidianità, verità e sberleffo.

Cosa si prefigge Time Out – Roma? Quali saranno gli ambiti oltre all’arte?
Time Out spazierà dallo spettacolo ai libri, dal design al teatro, dalla moda alla fotografia, dall’arte contemporanea al cinema, dalla musica al life-style. Inoltre la rivista rivolgerà ampio spazio alle ultime novità, fornendo una guida precisa e dettagliata, dando indirizzi, consigli e informazioni su arte, cinema, musica, bambini, sport, teatro. E moltissime pagine di night-life.
Esordiamo con un numero doppio, dedicato al ricchissimo carnet dell’imminente estate romana, ma non solo: dedichiamo sei pagine anche a Milano. Un numero, questo primo, ricco di ospiti illustri – dagli Oasis a Marco Baliani, da J.T. Leroy a Kruder & Dorfmeister – ma anche di spunti periferici, di frammenti dimenticati, di luoghi eventi persone da scoprire o riscoprire. Per l’arte, oltre all’intervista a Jannis Kounellis e un articolo sulle mostre collettive dell’estate a Roma, ben nove pagine di recensioni e appuntamenti.
E’ così che vorrei concepire Time Out Roma: un progetto aperto a entrambe le estremità, quella dei grandi fenomeni pop da un lato, quella delle ‘piccole cerchie’ dall’altro.

Massimiliano Tonelli


NUOVO TIME OUT ROMA
In edicola 144 pp. colore € 1,00
Il prossimo numero sarà in edicola giovedì 5 settembre.


[exibart]

1 commento

  1. il 16 gennaio 2004 al club ” il classico village ” via libetta 3 si innaugura la personaLE ANDREA FRANCOLINO dal titolo ” ipotesi di ombre “.
    Il programma della serata sarà:20:30 mostra seguita da una performance.
    per ulteriori info.
    bigfranklin79@yahoo.it

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