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Dopo Francesco Vezzoli, “guest curator” di Museion nel 2016, il prossimo anno sarà la volta del giovane Niccolò Degiorgis, nato a Bolzano nel 1985.
«Quello a Degiorgis è un invito con un forte carattere sperimentale: nonostante sia il guest curator più giovane che abbiamo mai avuto, si muove con disinvoltura sulla scena internazionale e al contempo vanta una conoscenza approfondita del territorio. Considerati i suoi campi di ricerca, crediamo sia la figura adatta per proporre una mostra tematica sui concetti di heimat e di patria in una prospettiva globale», è stato il commento di Letizia Ragaglia, direttrice del museo.
Studi in Lingue Orientali all’Università Ca’ Foscari di Venezia e a Pechino, Degiorgis insegna fotografia artistica all’Università di Bolzano e nelle carceri del capoluogo. È fondatore della casa editrice Rorhof e anche fotografo, e per il suo Hidden Islam gli è stato conferito il premio come miglior libro d’autore dal prestigioso Festival Recontres d’Arles nel 2014.
Il primo progetto? Da gennaio 2017, Degiorgis sarà curatore di cinque micro-mostre a Museion Passage su cinque libri d’artista inediti, e intorno a queste saranno costruiti una serie di eventi satellite sul territorio altoatesino, nei luoghi connessi ai temi dei libri, per portare l’arte in luoghi, comunità e ambienti lontani dalla fruizione dell’arte contemporanea.
Nelle foto: Nicolò Degiorgis. Foto Luca Meneghel