25 ottobre 2016

Fino al 30.X.2016 Arte e Follia Chiesa Monumentale di San Francesco, Gualgo Tadino

 

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Fuori dalle scuole e dall’Accademia, ai margini della società. Due vite simili: umanamente tristi ma straordinariamente prolifiche da un punto di vista artistico. È la duplice storia di Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi, ripercorsa e messa a confronto dalla mostra “Arte e Follia”, curata da Vittorio Sgarbi, con la consulenza scientifica del Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma, e ospitata dalla Chiesa Monumentale di San Francesco, a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. Dopo il successo delle precedenti edizioni di Mantova e Fontanellato al Labirinto di Franco Maria Ricci, il progetto arriva a Gauldo Tadino, rinvigorito dal fascino di una location già colma d’arte come la chiesa perugina, splendido esempio di arte devozionale legata all’ordine francescano risalente al XIII secolo, dove si possono ammirare gli affreschi di Matteo da Gualdo e altre opere del XIV e XV secolo.
L’esposizione (che comprende 26 opere di Ghizzardi e 54 di Ligabue) propone le storie di Ligabue e Ghizzardi raccontate da loro stessi, attraverso l’opera frenetica che delinea il difficile quadro delle loro vicende individuali. Illustrando il personalissimo mondo creativo di due artisti puri, guidati dal solo istinto e da uno spiccato senso artistico, ma molto diversi tra loro. 
Arte e Follia, vista della mostra
Contemporanei nel limite ristretto di una topografia padana di pianura inventata e riscritta dal lavoro dell’uomo. Entrambi hanno conosciuto la marginalità sociale, la difficoltà dell’esclusione e della miseria. Trovando nell’arte l’unico e personalissimo mezzo per esprimere la propria essenza, sia pure nella modestia di una formazione limitata e di uno scarso bagaglio culturale, che li ha obbligati a cercare in se stessi i motivi per un’iconografia che ricostruisse il loro mondo fantastico. Consentendogli di comunicare con gli altri e raccontare le emozioni più profonde e autentiche, in un linguaggio artistico assolutamente personale, al di là dei  modelli canonici o dei movimenti dell’epoca. Raggiungendo comunque un alto livello che i rende oggi due autentici geni dell’arte del XX secolo.
Due vite simili, dunque, ma non dal punto di vista artistico, dove la differenza è sostanziale. Se per Ligabue la pittura è lo strumento ideale per esprimere il proprio disagio interiore, manifestando quei mostri che lo tormentano fin da bambino e le ripetute lotte per la sopravvivenza, fisica e mentale, in Ghizzardi è invece un modo per riflettere e trasporre le interiorità altrui. Assorbendo e interpretando, a modo suo, le personalità dei soggetti che amava raffigurare. Da qui la scelta – e, forse, l’esigenza – di concentrare la sua opera prevalentemente sul ritratto, dando vita a una produzione smisurata di volti e di figure, dai tratti forti e spesso povere di colori, ma sempre cariche di sentimento. Altra caratteristica comune ai due artisti, la cui opera non può passare inosservata.

Alessio Crisantemi 
mostra visitata il 6 ottobre

Dal 17 Aprile 2016 al 30 Ottobre 2016
Arte e Follia
Chiesa monumentale di San Francesco
Gualdo Tadino, Perugia
Orari: da martedì a domenica e festivi 10 – 13 / 15 – 18
Info: Tel. +39 075.9142445 – email: info@roccaflea.comwww.roccaflea.com

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