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La Bibbia del turismo ha parlato: secondo Lonely Planet, la migliore italiana (tra dieci città nel mondo) è Pistoia. L’altra faccia della Toscana, in corsa per essere Capitale Italiana della Cultura 2017, stavolta ha una “raccomandazione” bella e buona, che non solo apre la strada al suo festival “Arts & Craft”, a fine novembre, ma che getta una luce anche sulla sua identità, e su quella delle sue professionalità legate all’artigianato.
Secondo la collana di libri turistici più celebre al mondo la città ha un grande impatto artistico, ambientale e uno straordinario effetto “scoperta”, lo stesso che si prova dinanzi alle eccellenze del fatto a mano, davanti a storie di artigiani che hanno fatto grande il made in Italy nel mondo e che lavorano proprio a Pistoia: qui vengono realizzati i piatti musicali più richiesti sulla scena internazionale, le trafile al bronzo per le migliori paste artigianali, e sono pistoiesi i vivaisti più richiesti al mondo.
“Pistoia è l’altra Toscana, elegante, preziosa e appartata rispetto ai siti ad alto tasso turistico. Una personalità spiccata, una grande concentrazione di opere artistiche e architettoniche, una cultura dinamica e uno spirito vitalissimo. Lo stesso che si respira nell’animata piazza della Sala, un salotto cittadino fitto di locali e pieno di fascino”, si legge nelle motivazioni di Lonely, che mette Pistoia unica destinazione italiana tra dieci in tutto il mondo.
E in attesa del 2017 il Comune ha lanciato un elenco di significativi interventi, grazie anche al milione di euro arrivato dal Ministero: rigenerazione e riqualificazione urbane innanzitutto, partendo dall’antico Ospedale del Ceppo, le Mura urbane, lo sviluppo del museo d’arte moderna e contemporanea Palazzo Fabroni e, non in ultimo, una grande mostra dedicata a Marino Marini. Che sia qui il futuro di quella Toscana così inflazionata?