12 novembre 2016

Paris & Photo/9. C’è anche il Premio Pictet, che dal 2008 parla di temi sociali, con le immagini. E quest’anno declina allo “spazio”

 

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Il Premio Pictet ha svelato i suoi dodici fotografi finalisti nella sala Matisse del Museo d’Arte Moderna di Parigi. Ma cos’è il Premio Pictet? Fondato nel 2008 dal Gruppo Pictet, il riconoscimento vuole attirare, attraverso la fotografia, l’attenzione sullo sviluppo sostenibile organizzato ogni anno su temi diversi partendo dall’acqua, poi la terra, la crescita, l’energia, il consumo e il disturbo. Il tema di questa settima edizione è lo spazio. Chi sono e cosa propongono i finalisti sul tema dello spazio? Sergey Ponomarev una serie dedicata all’Europa dei rifugiati (nelle foto), Pavel Wolberg la serie Barricate, Saskia Groneberg la serie Büropflanze, Mandy Barker Beyond Drifting: Imperfectly Known Animals, il bengalese Munem Wasif con Land of Undefined Territory, l’irlandese Richard Mosse Heat Maps, i giapponesi Sohei Nishino con Diorama Map e Rinko Kawauchi con Ametsuchi. I
Ma non è finita, perché ci sono i tedeschi  Thomas Ruff con la serie Marte e Beate Guetschow con S Series, che dichiara «In questa serie indago lo spazio urbano, ciò che m’interessa è l’architettura come rappresentazione ideologica», e poi Benny Lam con Subdivided Flats, che presenta così il suo lavoro: «12 m² possono essere le dimensioni di un bagno, di una cucina, o di un balcone. Ma per alcune persone, è la dimensione di ciò che loro chiamano casa», mentre Michael Wolf con la serie Tokyo Compression presenta storie di ordinaria follia tratte da semplici spostamenti di pendolari. La serie ci mostra infatti la stazione di Shinjuku che accoglie una media giornaliera di 3,64 milioni di persone, una delle stazioni ferroviarie più affollate al mondo. L’artista ha fotografato durante 60 giorni, nelle ore di punta tra le 7.30 e le 9, i passeggeri nei loro spostamenti a Tokyo. Ogni giorno questi pendolari viaggiano compressi l’uno contro l’altro per pagarsi un alloggio poco distante dalla metropoli in cui lavorano. È questo un modo umano di vivere?, ci chiede Wolf? Ricordiamo che il suo lavoro è stato esposto, tra l’altro, alla Biennale di Venezia per l’Architettura. I sei vincitori del Prix Pictet, in passato, sono stati: Benoit Aquin, Nadav Kander, Mitch Epstein, Luc Delahaye, Michael Schmidt e Valérie Belin
Il vincitore del premio riceverà 100mila franchi svizzeri. Kofi Annan, presidente onorario del Prix Pictet, annuncerà il vincitore di questa edizione al Victoria and Albert Museum di Londra il 4 maggio prossimo. Il Prix Pictet Spazio partirà poi per un tour mondiale. (livia de leoni)

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