23 novembre 2016

Cento piatti e una barca, per un invito all’accoglienza. All’Ara Pacis va in scena “Mare Internum / Table of Silence”

 

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La collaborazione è tra una giovane artista siciliana, Rossella Vasta, e tra due maestri d’ascia di Lampedusa, Francesco Tuccio e Giuseppe Balestrieri. La prima, da due anni, porta nel mondo un’installazione di cento piatti in ceramica bianca, simbolo di pace ma soprattutto di condivisione; gli altri, in collaborazione con la stessa artista, presenteranno una barca (nelle foto le fasi di realizzazione) che formerà il corpo di un unico lavoro: “Mare Internum / Table Of Silence”.
Il luogo? L’Ara Pacis di Roma, dove la grande tavola sarà “apparecchiata” sullo sfondo del grande flusso migratorio che attraversa il nostro Mediterraneo, per invitare a riflettere sui temi dell’accoglienza e della tolleranza, con uno spiccato senso “artigianale” dell’operazione, senza dimenticare la cronaca: la barca è stata infatti realizzata con inserti di legni provenienti dalle imbarcazioni naufragate sulle coste di Lampedusa e sarà appoggiata su una base di sabbia, mentre i piatti sono forgiati con la tecnica del mezzo ingobbio e decorati a mano. Di giorno arenati, e di notte galleggianti e trasportati dal mare. Ma questo è un effetto scenico, il resto la realtà – seppur poetica – in scena, nella realtà e al museo. Dalle 17. 

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