29 novembre 2016

Miami Art Week. Debutto per “Dream”, on the beach, la venticinquesima fiera satellite di Art Basel. Dov’è? Solo online

 

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Sono 24 le fiere collaterali che accompagnano questa edizione di Art Basel Miami, appena meno dello scorso anno, quando le kermesse oltre alla “main fair” erano 27. Un numero esorbitante, che la dice lunga sulla frenesia di questi giorni in città, e a cui quest’anno si aggiunge “Dream Miami”.
Che, ci viene da dire, è soluzione per chi non potrà essere qui: si tratta, infatti, di una nuova fiera tutta online. Per partecipare? Ecco il messaggio: “Dream is accessible to anyone with a device and an internet connection”.
Attenzione però: non si tratta di una piattaforma, ma di una vera e propria “fiera” che durerà solo da oggi al 4 dicembre. In scena? Una dozzina di gallerie da tutto il mondo; Frutta di Roma, che propone le immagini di Jacopo Miliani, LambdaLambdaLambda di Pristina, Limoncello di Londra con il progetto di Gabriele De Santis che replica la sua “black week” di novembre (visto che il black friday va di moda anche nel’arte), e dove ha portato in galleria una serie di regali di Natale, scelti ed etichettati con amore dall’artista e con un prezzo che va dalle 50 alle 5mila sterline (incluse imposte, spese di spedizione, ma non IVA), applicando già uno sconto del 40 per centi sul loro valore. E anche in occasione della Miami Art Week una serie di artisti saranno venduti “con amore”, per sostenere anche Save the Children. 
E poi ancora Exile e Future Gallery di Berlino, Kate Werble di New York, Emanuel Layr di Vienna. Dopo il sogno, insomma, aprite il portafogli, anche se non siete in Florida: dreamfair.org 

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