29 novembre 2016

Buon compleanno, Arnaldo. La città di Milano festeggia il grande scultore Pomodoro, con una mostra “d’artista” e diffusa

 

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Mettici la maestosa Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, uniscila alle magnetiche sculture di Arnaldo Pomodoro e il gioco è fatto: appagante esplosione visiva garantita. 
In occasione dei 90 anni dell’artista, la città di Milano ha infatti deciso di dedicare a Pomodoro un’antologica, dislocata in diverse sedi: Palazzo Reale, che si fa centro focale del lavoro espositivo, la stessa Fondazione Arnaldo Pomodoro, la Triennale e il Museo Poldi Pezzoli. 
La mostra “Arnaldo Pomodoro” – che aprirà da domani fino al 5 febbraio 2017 – viene definita dalla curatrice Ada Masoero una “mostra d’artista”, perché il Maestro stesso ha potuto partecipare attivamente alle scelte di curatela e allestimento.
Nella sede di Palazzo Reale si trovano una trentina di sculture realizzate dal 1955 ad oggi, come a segnare il percorso della sua ricerca artistica, dove si differenzia l’uso di materia e la creazione di forme, che risultano tutte portatrici di un linguaggio visivo universale, archeologico, quasi ancestrale. Questi lavori sembrano portare al proprio interno un equilibrio perfetto tra distensione e caos, tra stasi e dinamica, in una cornice – la Sala delle Cariatidi – la cui storia si sposa bene con questa poetica scultorea, poiché narra di una sua rottura interna, dovuta al bombardamento subito nel 1943, e della sua fiera ricostruzione. 
Il percorso prosegue al di fuori del Palazzo, in Piazzetta Reale, dove troviamo esposto per la prima volta nel suo insieme, tutti e sei i pezzi del complesso trentennale The Pietrarubbia Group (1975-2015), ispirato all’antico borgo di Montefeltro da cui proviene lo scultore. A La Triennale e alla Fondazione Arnaldo Pomodoro invece, l’artista entra in relazione con l’opera scultorea, l’architettura e lo spazio circostante tramite i materiali documentaristici di quattro progetti “visionari”. Nella Sala del Collezionista del Poldi Pezzoli troviamo sedici teatrini che raccontano il suo ricco percorso teatrale compiuto tra il 1982 e il 2009; per l’occasione si avrà modo di visitare la Sala delle Armi, da lui progettata nel 2000, oggetto di restauro conservativo. La mostra è diffusa anche in diversi punti della città meneghina, andando a creare una sorta di itinerario artistico: da Piazza Meda con il Grande Disco a Largo Greppi con Torre a Spirale, per poi concludersi a Ingresso nel labirinto situato nei sotterranei dell ex Riva Calzoni (già sede della Fondazione). Integrazione tecnologica interessante: il Labirinto potrà essere visitato virtualmente grazie a dei Gear VR e ad HTC Vive, presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Reale.
Dulcis in fundo? Un sorridente e commosso Arnaldo Pomodoro ringrazia chi ha creduto in questo progetto, che gli ha dato modo di raccontare la sua carriera in un aperto dialogo con la città adottiva. (Micol Balaban)

Sopra: Arnaldo Pomodoro ® Nicola Gnesi per Fondazione Henraux
Home page: Una scultura di Pomodoro in uno scatto di Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli

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