01 dicembre 2016

Addio Ousmane Sow. Lo scultore senegalese scompare a Dakar; fu il primo artista nero a diventare accademico delle arti in Francia

 

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Era nato a Dakar, in Senegal, 81 anni fa. Alla fine degli anni ’50 aveva lasciato il suo Paese per andare a Parigi, lavorando come infermiere e fisioterapista. 
Poi l’arte, come autodidatta, senza dimenticare mai questa approfondita conoscenza del corpo umano. Strana storia quella dello scultore Ousmane Sow, che nella sua carriera passò dagli studi medici a Documenta IX, nel 1992 invitato da Jan Hoet, e che nel 2009 mise in vendita alcune sue opere da Christie’s a Parigi per finanziare la costruzione di un museo personale a Dakar, dedicato ai grandi uomini. Le sue figure, i suoi grandi uomini, composti da un’armatura di metallo, paglia, tela di iuta e altri materiali, spesso ispirate ai popoli dell’Africa, gli diedero la fama internazionale però nel 1999, quando la sua retrospettiva al Pont des Arts di Parigi viene vista da qualcosa come 3 milioni di spettatori. “Ha preso con sé i suoi sogni e progetti andando via, il suo corpo era troppo stanco per restare”, ha detto il suo entourage.

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