06 dicembre 2016

Storie di plagio. Kader Attia si arrabbia contro il rapper Dosseh. Il suo video “Putain d’époque” ha saccheggiato le sculture “Ghost”

 

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Le idee sono di tutti, certo, e poi ci sono i plagi. Con Orlan che cita in giudizio Lady Gaga, Drake che dice di “fottere” con James Turrell e il Maestro americano che dice “No grazie, si fotta Drake con i suoi ambienti, mi ha citato illecitamente” e così via.
A volta forse, però, non per schierarci dalla parte “buona”- ma le popstar dovrebbero essere un pochetto più informate, “visivamente” parlando.
L’ultimo caso? Arriva dalla Francia dove il rapper Dosseh è stato denunciato da Kader Attia per aver letteralmente usato le forme delle sue celeberrime sculture Ghost nel video della sua canzone Putain d’époque, che allo stesso tempo è stata rimossa da Youtube. 
Vincitore del Prix Marcel Duchamp, Attia ha dichiarato: «Non mi rende affatto felice di essere stato costretto a chiedere la sospensione della trasmissione di un clip. Ma, come artisti, dobbiamo difenderci contro l’uso non consensuale delle nostre opere. Nessuno mi ha chiesto il permesso di fare questa clip. Tutti ci saccheggiamo, per questioni legate alla pubblicità o alla creatività, ma ogni autore sia musicista, artista o altro, deve difendere l’integrità e il rispetto del suo lavoro». E se Dosseh ora che ha scoperto a chi potersi riferire cercasse un dialogo? Magari chissà, ne nascerebbe qualcosa di originale e non plagiato. Visto che ora le coperte termiche vanno così di moda da essere diventate quasi mainstream! 

Sopra: Ghost di Kader Attia, 2007, courtesy Saatchi Gallery
In home page: clip da Putain d’époque, di Dosseh

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