13 dicembre 2016

La “Quadreria” di Marco Raparelli fa colpo sui dipendenti di Hdrà, e l’artista vince la prima edizione del Premio

 

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Nato dall’idea di promuovere l’arte contemporanea all’interno di spazi storici, come le sale di rappresentanza di Palazzo Fiano, nel cuore di Roma, dove la prima mostra degli artisti invitati al Premio Hdrà è stata in scena fino a metà dello scorso ottobre, il Premio – appunto – è un’iniziativa di mecenatismo di un grande gruppo di comunicazione integrata, Hdrà, che da anni promuove arte e cultura per importanti clienti. 
E così la società si è inventata questo riconoscimento annuale, con la curatela di Valentina Ciarallo, che quest’anno ha visto partecipare – alla possibilità di essere primi artisti a formare la collezione del gruppo – Flavio Favelli, Ludovica Gioscia, Goldschmied & Chiari, Marco Raparelli e Alice Schivardi. A spuntarla, tra tutti, è stato proprio Raparelli con la sua Quadreria, grande installazione a parete (nelle foto due particolari) composta da una serie di disegni e “macchiette” raccontate dall’inconfondibile tratto dell’artista romano. A decretare la vittoria? Nessuna giuria di specialisti, di professori o critici: chi ha apprezzato di più l’intervento, votandolo, sono stati i dipendenti del gruppo. La premiazione si terrà giovedì, dalle 17.30, nello stesso Palazzo Fiano, in piazza S. Lorenzo in Lucina, sede di Hdrà.

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